26 Novembre 2016
Una nuova strategia della filiera del verd: dal giardiniere professionista agli incentivi fiscali

Una nuova strategia della filiera del verde : dal giardiniere professionista agli incentivi fiscali

Prandini: emendamento presentato, aspettiamo l’esito in Senato

Siamo quasi giunti alla fine del 2016 che ha segnato importanti risultati per il settore florovivaistico. Ricorderete infatti l’importante riconoscimento giuridico della figura del giardiniere professionista previsto dal recente Collegato agricoltura (L. 28 luglio 2016, n. 154). E’ stato un primo fondamentale passo per riconoscere giuridicamente l'idoneità professionale del costruttore e manutentore del verde a cui ne stanno seguendo, proprio in questi mesi, altri, a livello regionale, per poter attuare concretamente questa disposizione legislativa.
“Insieme ad Assofloro Lombardia – interviene il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini - stiamo predisponendo linee guida che aiuteranno a normare questa fase regionale molto delicata per arrivare ad una risoluzione condivisa ed applicabile su tutto il territorio già nei prossimi mesi”.
Un grande risultato giunto dopo tre anni di lavoro intenso che si associa perfettamente con l’approvazione dell’emendamento di defiscalizzazione delle opere a verde in fase di approvazione al parlamento previsto a breve. “Questa misura- aggiunge il Presidente Prandini – avrà certamente numerose ricadute positive in termini occupazionali, di gettito fiscale, di fatturato ma anche negli ambiti più ampi della salute pubblica, della qualità della vita e più in generale dell’ambiente. Continueremo il lavoro di approfondimento con il governo perché un intervento così importante per il settore florovivaistico possa essere discusso e approvato in sede di esame da parte del Senato”.
Nello specifico – aggiunge Coldiretti - l’emendamento presentato prevede la detrazione dall'imposta lorda del 50 per cento fino a un valore massimo di 20.000 euro.
per tutte le spese sostenute dal 1o gennaio 2017 al 31 dicembre 2017, relative ad interventi di carattere straordinario effettuati sulle pertinenze di fabbricati di qualsiasi genere, relativi alla sistemazione a verde di aree scoperte di pertinenza delle unità immobiliari con particolare riguardo alla fornitura e messa a dimora di piante o arbusti di qualsiasi genere o tipo e alla riqualificazione di tappeti erbosi.
“Lo stato di salute del settore Florovivaistico è oggi a forte rischio – puntualizza la Presidente di Assofloro Lombardia Nada Forbici - l’export, fino allo scorso anno pari al 50% del fatturato, è crollato al 30% e, in circa 20 anni, vi è stata una riduzione del 45% delle aziende di produzione (dati CCIAA). Un intervento radicale è a questo punto necessario e non più rimandabile per un settore che, lo ricordiamo, conta 30.000 imprese che danno lavoro a 158.000 addetti, generando complessivamente un fatturato di 2,7 miliardi di Euro. Un settore capace di portare, anche in un anno difficile come il 2015, un saldo attivo tra export ed import superiore ai 180 milioni di Euro”.
In Lombardia - conclude Coldiretti Brescia - la disponibilità di verde urbano, secondo gli ultimi dati Istat, è di circa 36 metri quadrati per abitante, con valori pro capite molto diversi a seconda dei capoluoghi di provincia: 8,9 a Varese, 9,9 a Como, 49,7 a Sondrio, 16,4 a Milano, 10,8 a Bergamo, 137,9 a Brescia, 198 a Pavia, 36,2 a Cremona, 33,8 a Mantova, 6,7 a Lecco, 23,6 a Lodi e 70,4 a Monza. In tutta la regione operano oltre cinquemila aziende florovivaistiche, di cui quasi mille concentrate nel Milanese dove lavorano più di tremila addetti. I “giardini” del capoluogo lombardo infatti si estendono per oltre 21 milioni di metri quadrati, con una densità dell’11,9 per cento sul totale della superficie comunale complessiva.

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