29 Giugno 2024
Turismo, dal Paruch alla patata di Martinengo: ecco i nuovi Sigilli lombardi di Campagna Amica

Sono tre i prodotti della Lombardia che entrano tra i Sigilli di Campagna Amica, le specialità della biodiversità a tavola salvate dall’estinzione grazie al lavoro degli agricoltori. Lo rende noto la Coldiretti Lombardia in occasione della presentazione, al Villaggio Coldiretti #stocoicontadini a Venezia, del censimento 2024 curato dall’Osservatorio sulla biodiversità istituito dal comitato scientifico di Campagna Amica. Tra le nuove specialità entrate nel censimento – precisa la Coldiretti regionale – arrivano dalla Lombardia la patata di Martinengo, il Paruch e l’asparago di Cantello Igp.

 

Complessivamente – spiega Coldiretti Brescia  – i Sigilli di Campagna Amica a livello nazionale, salgono al numero record di 1650: “si tratta di un patrimonio della tradizione contadina italiana – precisa Laura Facchetti, presidente di Coldiretti Brescia – di cui fanno parte anche i sigilli  della  provincia di Brescia,  il cui ritorno sulle tavole è stato reso possibile dall’impegno dei numerosi imprenditori agricoltori, i primi “custodi” del territorio”.

 

La patata di Martinengo – spiega Coldiretti Lombardia – prende il nome dal Comune in provincia di Bergamo sul cui territorio viene coltivata. È un tubero a buccia gialla e mediamente liscia, con polpa dal colore bianco o leggermente giallo di consistenza media e farinosa. Resistente alla cottura, è particolarmente indicata per ricette al vapore, al forno, per gli gnocchi e la purea. Negli anni Sessanta questo tubero era un vero e proprio simbolo della coltivazione locale. Reintrodotta dagli anni 2000, oggi vanta la Denominazione Comunale di Origine (De.Co).

 

Il termine Paruch – continua Coldiretti Lombardia – indica lo spinacio selvatico di montagna, chiamato anche erba del buon Enrico. Si tratta di una pianta erbacea perenne che cresce in montagna, ad un’altitudine tra i mille e i 2.200 metri. Predilige terreni soleggiati e ricchi di azoto, perciò lo si può facilmente trovare nei pressi delle malghe. Quest’erba da sempre ha accompagnato la cucina povera di montagna; oggi alcune aziende, con perseveranza e dedizione, lo hanno riscoperto attraverso nuove preparazioni dal sapore antico: dai risotti ai contorni, dalle frittate alle salse sono innumerevoli gli utilizzi di questa pianta.

 

L’asparago di Cantello – prosegue Coldiretti regionale – è un ortaggio fresco costituito dai turioni della pianta Asparagus officinalis, nella varietà precoce di Argentuil. Bianco o appena rosato, croccante e dal sapore delicato, viene prodotto nel territorio del comune di Cantello in provincia di Varese. La coltivazione dell'asparago viene effettuata in pieno campo, mentre la raccolta va da marzo a giugno: viene effettuata al mattino presto, utilizzando un particolare attrezzo (la sgorbia) che permette il taglio dell’asparago in profondità. Apprezzato in cucina e proposto in primavera nei ristoranti locali, questo ortaggio si fregia del marchio IGP.

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