15 Gennaio 2016
Terranostra e l’agricoltura sociale: nascono nuovi legami in cucina

Terranostra e l’agricoltura sociale: nascono “nuovi legàmi” in cucina
Brescia, 15 gennaio 2016 – Dodici ragazzi “unici”, tra i 20 e i 50 anni, un agriturismo, prodotti a km zero buoni e di qualità, tanta voglia di mettersi in gioco e un grande entusiasmo. Questi gli ingredienti necessari per un progetto perfetto di agricoltura sociale finanziato da Fondazione Comunità bresciana e in parte dalla Comunità Montana Sebino bresciano e cooperativa Futura di Nave dove gli attori coinvolti sono Comunità Montana Sebino Bresciano, Terranostra Brescia , Cooperativa sociale Futura ONLUSS e LAV Libera Associazione Volontariato.
Il progetto - dal nome evocativo “Legàmi” (Durante noi, con noi, dopo di noi) - vede la sua realizzazione nell’azione KM 0 presso l’agriturismo Dosso Badino a Monticelli Brusati e si sviluppa in cinque lezioni di cucina dedicate ai ragazzi diversamente abili del Territorio del Sebino bresciano.
Coadiuvati e supportati da Giuliana Crescini, dall’operatore di rete, dai volontari della Libera associazione di Monticelli Brusati e dalle sorelle Morandi, titolari dell’agriturismo ed eccellenti cuoche, i dodici ragazzi impareranno e si divertiranno cucinando gli ortaggi - che da mesi coltivano – e da numerosi prodotti del territorio.
“Lo scopo del progetto – interviene Alessandra Morandi titolare dell’agriturismo e Presidente di Terranostra Brescia e Lombardia – è quello di accentuare le competenze e le abilità dei ragazzi, aumentare l’autonomia dalle famiglie e rafforzare e creare nuovi “legàmi” con il territorio”.
Il primo incontro è previsto lunedì 18 gennaio alle ore 16.00 e vedrà protagonisti gli ortaggi bianchi come il porro, i finocchi, il cavolfiore cucinati e resi gustosi dal Grana Padano. A seguire, per altri quattro lunedì consecutivi, sempre alle ore 16.00, i ragazzi conosceranno tutte le altre verdure di stagione e potranno sperimentare nuove e gustose ricette.
“Questo è un virtuoso esempio di agricoltura sociale - conclude Alessandra Morandi – che mette al centro il recupero di disagi sociali avvicinando i giovani alle realtà agricole e creando nuovi e interessanti rapporti utili a sviluppare altri progetti legati sempre al territorio e alle esigenze della società”.

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