7 Luglio 2010
QUOTE LATTE, MARINI: «NON SCHERZIAMO CON IL FUOCO»

7 luglio 2010 - «Non scherziamo con il fuoco perché c’è un limite alla presa in giro degli agricoltori, soglia oltre la quale nessuno potrà contenere le conseguenze». È quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini sottolineando che l’emendamento alla manovra finanziaria relativo alla proroga del pagamento delle quote latte non ha nulla a che fare con la crisi agricola, perché se così fosse dovrebbe riguardare tutti i settori e tutte le scadenze, dalle cambiali agrarie ai contributi previdenziali, dalle imposte dirette alle indirette.

«La questione vera, che non si vuole raccontare, è che - sottolinea Marini - si cerca di trovare un ulteriore escamotage per allungare i termini di pagamento a chi non ha mai pagato le multe del latte, magari per agganciarsi a quell’improbabile filo di speranza secondo il quale l’Italia non avrebbe mai sforato la propria quota produttiva e pertanto nulla sarebbe da pagare.

«Ci sarebbe molto da raccontare di questa lotta intestina Stato contro Stato, ma noi a questo punto - ha precisato Marini - ci siamo proprio stancati. Noi come sempre rispetteremo le leggi vigenti, ma si sappia fin da ora che altrettanto dovrà fare lo Stato. Se dovessero cambiare le carte in tavola, non tarderemo un giorno ad utilizzare tutti gli strumenti di cui disponiamo per far restituire i soldi a tutti quegli allevatori che in questi anni hanno pagato multe non dovute e acquistato quote non necessarie.

«Non ci si azzardi a pensare - ha concluso Marini - di scaricare su chi ha semplicemente rispettato le leggi la sciatteria di uno Stato sulla cui credibilità in questo caso dovremmo seriamente interrogarci».

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