12 Settembre 2011
PER COLDIRETTI URGE UN PATTO PER LA MONTAGNA

Brescia 12 settembre 2011 - Un Consiglio Direttivo di Coldiretti Brescia in “alta quota” (oltre 1.700 metri di altezza) quello che si è tenuto lo scorso martedì 6 settembre a Vione, in Val Canè – Malga Pradacc.
“È stato un Consiglio Direttivo particolare ma assolutamente proficuo – chiarisce subito il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini -  interamente dedicato ai temi e ai problemi dell’agricoltura di montagna, aperto e allargato alle istituzioni provinciali e regionali”. Giusto per contestualizzare, dei 206 comuni bresciani, 102 sono considerati “montani” e oltre il 50% del territorio della nostra provincia si estende in montagna, dove si registrano oltre 3.000 imprese agricole, siano esse professionali che part time.
Un confronto che ha messo al centro l’importanza economica, sociale e ambientale dell’attività agricola in montagna, condividendo con l’ampia platea di interlocutori istituzionali, le prospettive di rilancio e valorizzazione della valenza economica di queste aree, e frenare la tendenza allo spopolamento.
Hanno portato il loro prezioso contributo alla giornata l’Assessore Regionale all’agricoltura Giulio de Capitani, i consiglieri regionali Margherita Peroni, Mauro Parolini, Gianantonio Girelli e Pierluigi Toscani,  l’Assessore provinciale all’agricoltura Gianfrancesco Tomasoni, il Presidente della Commissione agricoltura della Provincia Roberto Faustinelli, il Direttore Generale dell’ASL di ValleCamonica Renato Pedrini e il Presidente della Comunità montana “ospitante” di Valle Camonica Corrado Tomasi. Presenti anche i Presidenti delle Comunità Montane di Valle Trompia, di Valle Sabbia e del Sebino Bresciano.
“Coldiretti vuole mettere al centro della propria politica sindacale la montagna e le sue aziende – continua il Presidente Prandini -: l’altro giorno abbiamo affrontato e discusso sia di problematiche tecniche (due per tutte, l’obbligo della gestione dei prati stabili e la stabulazione degli animali nelle malghe), sia di strategie per ridare reddito alle imprese di montagna, passando attraverso la valorizzazione delle produzioni tipiche e della giusta sinergia tra agricoltura – turismo e territorio”.
“Nei prossimi giorni – conclude il Presidente – sarà predisposto un documento condiviso di obiettivi e di azioni, sul quale ci confronteremo tra un anno con tutti i soggetti che hanno garantito impegno. In un momento in cui la politica viene messa in discussione, abbiamo voluto rilanciare un rapporto di collaborazione, che rimette al centro la concretezza di una economia reale quale è l’agricoltura”.

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