27 Gennaio 2022
PAC e PSR: cosa c’è all’orizzonte?

Massimo Albano: stesse regole per il 2022, attenzione e preoccupazione per la nuova PAC a partire dal 2023.

Il secondo appuntamento con i webinar "Sempre in Contatto", moderato dal direttore Massimo Albano, ha affrontato il tema della PAC e del PSR. "Continuano gli incontri a distanza - commenta il direttore di Coldiretti Brescia -, oggi il tema si sposta sulle dinamiche future per lo sviluppo delle nostre aziende, con particolare attenzione e un po’ di preoccupazione per la PAC a partire dal 2023".

Primo intervento della mattinata a cura di Mauro Belloli. "L’anno in corso per i pagamenti diretti è un anno transitorio, l’ultimo della vecchia programmazione - spiega il vice direttore -: nessuna novità, vecchie regole e nuove risorse. L’attenzione è invece massima per quello che si annuncia l’anno prossimo, con l’entrata in vigore della Politica Agricola Comunitaria 2023/2027". L’Italia ha presentato nei tempi previsti (31.12.2021) il Piano Strategico Nazionale, che dovrà essere approvato entro 6 mesi dalla Commissione Europea. Al netto di piccole modifiche, si profila una nuova PAC con molte novità. Non sarà la PAC che sognano gli agricoltori, ma per Coldiretti il risultato è il miglior compromesso possibile, rispetto alle spinte ormai sedimentate da anni nel contesto europeo. Si è evitato l’azzeramento dei titoli, con una convergenza progressiva e spostata il più possibile al 2026.Focus anche sui giovani: "avranno più risorse e, rispetto alle premesse del Ministero, sono stati semplificati gli eco-schemi – precisa Belloli - : 3 le aree di azione, zootecnia sostenibile, biodiversità e paesaggio olivicolo".

La seconda parte dell'approfondimento sulla PAC spetta a Simone Frusca, responsabile area tecnica di Coldiretti Brescia. "Sono state stanziate risorse significative per il periodo di transizione prima dell’entrata in vigore della nuova PAC, che guardano allo sviluppo delle imprese agricole con particolare attenzione ai giovani,  alle misure ambientali e alle filiere corte, senza dimenticare la formazione, l’acquisizione di competenze e ovviamente i fondi destinati all’incremento della redditività aziendale, con il miglioramento e ampliamento delle strutture aziendali". Cifre importanti: oltre 400 milioni di euro rese disponibili da Regione Lombardia per il periodo transitorio 2021 e 2022, oltre a quanto già stanziato nel periodo 2014/2020 pari a circa un miliardo e mezzo di euro.

Dalla PAC al PSR

In tema di modifiche del PSR ci sono invece numerose novità. "Sono state riproposte quattro misure fondamentali – aggiunge Frusca -: la misura 4.1.01 finalizzata agli investi strutturali, la possibilità di presentare nuove domande agro ambientali a superficie, la misura che finanzia in maniera importante la copertura delle vasche di stoccaggio dei reflui per un miglioramento della qualità dell’aria e la misura che sostiene gli interventi sulle strutture agrituristiche, a cui si sono aggiunti interventi legati alle dotazioni elettroniche e per la sanificazione degli ambienti".

Anche le nuove imprese agricole condotte da giovani agricoltori e tutto quanto concerne i GAL presenti nei vari territori avranno dei fondi a disposizione, mentre si confermano ulteriori misure di filiera che mirano alla cooperazione e alla capacità di far rete tra aziende ed enti di ricerca al fine di raggiungere il consumatore finale e migliorare i processi produttivi e ambientali. Attenzione infine ai fondi OCM, dedicati principalmente al settore del vino: misura investimenti, misura promozione paesi terzi e misura di impianto e reimpianto delle superfici a vigneto per il loro miglioramento produttivo.

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