23 Settembre 2020
Oscar Green 2020: due bresciani premiati

Oscar Green 2020: due progetti bresciani tra i vincitori regionali  premio dedicato all’innovazione giovane nei campi.

Valorizzare le tradizioni agroalimentari del territorio con tecnologie innovative, pratiche agricole rispettose dell’ambiente e strategie all’avanguardia. Così gli Oscar Green 2020 di Coldiretti, assegnati questo pomeriggio a Milano, presso il Teatro Oscar, tornano a premiare lo spirito imprenditoriale e le idee sostenibili dei giovani imprenditori bresciani. “I giovani agricoltori portano vita nuova nel settore più tradizionale della nostra economia - commenta Davide Lazzari, delegato provinciale del gruppo Coldiretti Giovani Impresa Brescia e imprenditore vitivinicolo di Capriano Del Colle – dimostrando che tradizionale non significa “vecchio”, ma rispettoso di una cultura millenaria che ci distingue dal resto del mondo. Come confermato dalle numerose storie green in concorso, le nuove generazioni sono molto distanti dai luoghi comuni e ribadiscono la propria centralità nell’economia agricola nazionale”.

I vincitori degli Oscar Green 2020

A distinguersi tra le proposte regionali, proprio la capacità di ripensare antiche eccellenze in ottica solidale e sociale, come nel caso della miniera di stagionatura del Consorzio Nostrano Valtrompia Dop, e la volontà di portare la trasformazione digitale nelle coltivazioni, con l’agricoltura 4.0 del progetto Around the Ground.

Paolo Paterlini vincitore della categoria Fare Rete

Paolo Paterlini, dell'azienda agricola Paterlini di Collio

Nella prima esperienza, premiata nella categoria “Fare Rete”, siamo in Valtrompia, dove molti imprenditori agricoli hanno malghe e producono formaggi. In tempo di Covid, numerosi produttori di formaggi freschi si sono dovuti convertire alla stagionatura, per diversificare l’offerta e conservare il prodotto. Qui, il Consorzio di Tutela del Nostrano Valtrompia ha avuto un’importante idea a sostegno dell’intera filiera lattiero casearia della valle: mettere a disposizione delle aziende in difficoltà la “miniera di stagionatura” del noto formaggio Dop. Paolo Paterlini, giovane imprenditore che alleva nel comune di Collio una quarantina di vacche razza bruna alpina, il cui latte viene interamente dedicato alla produzione del Nostrano Valtrompia, si fa portavoce dell’evoluzione solidale di questa pratica ancorata a valori centenari. “Accolgo questo premio con sorpresa ed emozione – commenta Paterlini -: da più di sessant’anni la nostra azienda agricola trasmette e valorizza un sapere prezioso. Mi sono fatto promotore del progetto, promosso dal consorzio, per condividere la miniera di stagionatura con le realtà più colpite dal lockdown, aiutandole a salvaguardare l’attività e a esplorare nuove opportunità di valorizzazione dei prodotti e del territorio”.

Luigi Biolatti vincitore della categoria Impresa 5.Terra

Luigi Biolatti dell'azienda agricola Uberti di Erbusco

La categoria “Impresa 5.Terra” è stata invece assegnata al progetto ATG - Around The Ground. Un’idea sperimentale e condivisa da diversi partner del mondo imprenditoriale bresciano, nata per aumentare la sostenibilità del modello agricolo attraverso l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione dei processi produttivi, garantendo benefici in termini di risparmio idrico e gestione nei trattamenti con fertilizzanti e fitofarmaci. “Per noi aziende ATG è un onore ricevere questo autorevole premio, la conferma che siamo sulla strada giusta, quella dell’innovazione e dell’efficienza in ambito agricolo. Inoltre, la nostra esperienza dimostra che il saper fare sistema con imprese di diversi settori, istituzioni e associazioni porta risultati tangibili e immediati. Buone pratiche utili alle aziende vitivinicole del territorio e replicabili in altri comparti dell’agricoltura”, spiega Luigi Biolatti, imprenditore vitivinicolo dell’azienda agricola “Uberti” di Erbusco, che partecipa al progetto e ne è stato il sostenitore numero uno insieme a Giovanna Prandini, de “La Perla del Garda” di Lonato d/G e Francesco Averoldi, dell’omonima azienda agricola di Bedizzole.

Le sfide dei giovani agricoltori

La cerimonia, tenutasi presso il Teatro Oscar in via Lattanzio a Milano, nel pieno rispetto delle normative anti covid, ha visto anche la presenza di una ristretta delegazione bresciana, in rappresentanza dei dieci progetti sottoposti alla giuria della quattordicesima edizione degli Oscar Green. Ad aprire il prestigioso appuntamento, la tavola rotonda moderata dal delegato Coldiretti Giovani Impresa Lombardia Carlo Maria Recchia alla presenza di Paolo Voltini, Presidente regionale di Coldiretti, Fabio Rolfi assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia, Pierfrancesco Maran, Assessore all’Urbanistica, Verde e Agricoltura del Comune di Milano e Cristina Tajani, Assessore alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane del Comune di Milano.

“Le grandi sfide del futuro per l’agricoltura saranno innovazione, sostenibilità e comunicazione – commenta l’assessore Fabio Rolfi -. Tre aspetti sui quali dobbiamo primeggiare nel mondo anche grazie alla qualità dei prodotti made in Italy. I giovani agricoltori lombardi e italiani spiccano per genialità e inventiva, come dimostrano questi riconoscimenti. Le istituzioni devono semplicemente sostenerli nell’avvio dei loro progetti e con una burocrazia ridotta al minimo”.

I protagonisti della cerimonia milanese si fanno così portavoce di una nuova interpretazione del concetto di agricoltura, una proficua rilettura del territorio da incentivare e sostenere. “I giovani agricoltori credono in un futuro legato alla campagna nonostante le criticità che incontrano – conclude Carlo Maria Recchia -, dal peso della burocrazia alla difficoltà di reperire nuove terre, fino ai cambiamenti climatici e alle emergenze come quella del Covid-19. Per rimanere competitivi sul mercato e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori, ragazze e ragazzi promuovono idee originali e diventano protagonisti di progetti innovativi, che pur mantenendo un legame con il territorio e la tradizione si sviluppano in un’ottica di rinnovamento e sostenibilità”.

 

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