Orgogliosi di esserci, il secondo appuntamento a Chiari
Contenimento cinghiali, export vino, distretti veterinari, ministero sanità e mercato del latte, questi alcuni temi trattati dal presidente Prandini
Brescia 14 febbraio 2017 – “La situazione si fa ogni giorno più grave, sia dal punto di vista economico che sul fronte della sicurezza delle persone; per questo è necessario intervenire con strumenti legislativi che diano la possibilità di difendersi dall’invasione, un ringraziamento particolare al consigliere regionale Alessandro Sala – presente in sala - che si è fatto portavoce di questa grave problematica presso Regione Lombardia” . Questo il pensiero del Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini in occasione del secondo incontro sindacale alla presenza di oltre 250 soci a Chiari, sulla questione legata ai cinghiali. Legittima difesa è il fulcro della proposta di legge presentata da Coldiretti per fermare l’invasione dei cinghiali nei campi e sulle strade che ogni anno causano oltre 200 incidenti stradali anche mortali.
Numerosi anche i contributi da parte dei soci rappresentanti delle zone di Brescia, Chiari, Rovato, Iseo e Gardone Valtrompia tra cui quello del vic Presidente di Coldiretti Brescia Silvano Brescianini.
“Oggi il comparto del vino è in grande espansione, siamo ottimi produttori ma facciamo ancora fatica a vendere il nostro prodotto. E’ difficile, dobbiamo riuscire a posizionarci sul mercato ponendo più attenzione al valore del Made in Italy rispetto ai numeri. Per far questo è necessario riuscire a realizzare economie di export che ci vedano organizzati con un progetto lungimirante, chiaro e definito”.
Molteplici i temi trattati a chiusura della mattinata da parte del Presidente bresciano che ha lanciato un allarme rispetto la gestione dei distretti veterinari.
“Come Coldiretti stiamo seguendo da vicino e con preoccupazione il progetto di ATS Brescia di ridurre a tre i Distretti Veterinari, in una parte di territorio con la più alta concentrazione zootecnica quale la pianura bresciana. È importante che in questa fase delicata si apra un confronto costruttivo con i portatori di interessi, tenendo in debita considerazione le esigenze – anche logistiche - delle imprese zootecniche bresciane dislocate sul territorio”.
In tema di latte, si è parlato di prezzo alla stalla – partendo dall’accordo quadro con Italatte – e dell’imminente entrata in vigore dell’obbligo dell’origine in etichetta ed il Presidente Prandini ha comunque rilanciato la necessità “che le imprese agricole siano protagoniste del mercato e non semplici spettatori”.
Parlando del valore che oggi rappresenta l’agricoltura e dell’importanza di dare reddito alle imprese agricole, il Presidente ha introdotto l’argomento dell’importanza del Ministero della sanità e del Ministero dello sviluppo economico, necessari per dar modo alle imprese agroalimentari di tornare a credere in un futuro in grado di garantire certezze anche per le generazioni future.
“Oggi diventa determinante il coinvolgimento del Ministero della Sanità – aggiunge il presidente Prandini –per avere un controllo puntuale sulle produzioni e sulle importazioni di materia prima dall’estero a tutela del mercato agroalimentare italiano”.
Il Presidente ha chiuso la mattina parlando dell’importanza di una comunicazione attenta sulla sana e corretta alimentazione. “Bisogna mettere in campo azioni concrete per far comprendere ai cittadini consumatori l’importanza quanto una buona alimentazione possa influire positivamente sulla qualità della vita e di conseguenza sul reddito economico delle imprese perché investire in cibo sano allunga la vita, diminuisce le spese farmaceutiche e fa guadagnare le imprese agricole locali”.