20 Aprile 2011
NUVOLENTO: IL COMUNE VIRTUOSO CHE NON CONSUMA SUOLO

Brescia 19 Aprile 2011 – Un Comune virtuoso, in un’accezione forse inedita del termine e molto  sentita anche da Coldiretti Brescia: «Per scelta non abbiamo inserito nel nostro strumento urbanistico nuovi ambiti di trasformazione che consumerebbero suolo». A parlare è Angelo Pasini, sindaco di Nuvolento che, con la sua Amministrazione, ha adottato proprio qualche giorno fa il nuovo Piano di Governo del Territorio. Un documento in piena controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza delle Amministrazioni comunali della nostra Provincia visto che «non prevede consumo di territorio, eccezion fatta per l’ampliamento della scuola media, ch’è comunque una struttura pubblica a favore della nostra cittadinanza e di quella dei paesi limitrofi: del resto – continua Pasini – dobbiamo ricordarci che il suolo non è una risorsa non infinita, né rinnovabile». Ed è appunto per questo – peraltro un tema sottolineato e ribattuto più volte da Coldiretti Brescia, da sempre attenta alla salvaguardia del territorio - che l’Amministrazione Pasini ha stabilito di mettere un freno al «consumo disordinato di territorio, prendendo le mosse da un ragionamento inverso rispetto a quello che probabilmente coinvolge altri enti locali: noi partiamo dalla valutazione dei servizi già disponibili nel nostro Comune, e sulla base di quelli programmiamo l’eventuale espansione demografica». Crescita che, allo stato dell’arte, è stata individuata in «cinquecento nuove unità per i prossimi 10 anni, il che equivale a una crescita demografica del 2,5% annuo circa: dati alla mano, tale risultato ci colloca, se non proprio al primissimo posto, tra i primi tre in Provincia in termini di virtuosismo nel risparmio di suolo».
La crescita ammessa risulta quindi «contenuta – prosegue il sindaco – e rispettosa dell’ambiente, guardando con attenzione al recupero dei centri storici, per esempio. Nel nostro Pgt, all’interno dello studio agronomico, abbiamo valutato con parametri da medio a molto alto il valore territoriale agronomico del nostro Comune, salvo le porzioni coinvolte dalle cave, e questo a tutela delle generazioni future. Puntiamo inoltre a mantenere la gestione del nostro acquedotto perché crediamo che non si possa parlare di crescita umana laddove non si ravvisi un’adeguata gestione dell’acqua, che deve rimanere pubblica affinché il Comune possa rispondere direttamente ai suoi cittadini. Siamo quantomeno convinti che ogni Amministrazione debba poter scegliere se gestire il servizio idrico in autonomia oppure no».

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi