Dopo le tante battaglie condotte da Coldiretti per dimostrare che la zootecnia non è la fonte di inquinamento dei nitrati nelle falde acquifere, accogliamo positivamente la Road Map per arrivare in tempi brevi alla revisione delle zone vulnerabili ai nitrati.
E’ quanto afferma il presidente di Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia Ettore Prandini nel commentare positivamente la proposta congiunta dei ministri dell’Agricoltura, Maurizio Martina e dell’Ambiente, Gianluca Galletti di accelerare i tempi e prevedere la presentazione il 17 marzo, da parte delle Regioni interessate, delle proposte per la revisione delle zone vulnerabili.
“Il 90% della produzione lorda vendibile agricola di Brescia – commenta Prandini – è costituito dal reddito generato dagli allevamenti il cui futuro dipende in larga parte dalla Road Map, in particolare per quanto riguarda i prodotti di eccellenza, dal Grana Padano al Provolone, dal prosciutto DOP di Parma al prosciutto DOP San Daniele. Ben venga lo studio super-partes dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) che scagiona definitivamente l’allevamento e accerta finalmente la responsabilità nell’inquinamento delle acque sotterranee di settori diversi dalla zootecnia”.
Prendiamo atto della volontà di rispettare l’accordo “salva stalle” firmato dai due Ministri in occasione dell’Assemblea di Coldiretti Brescia dello scorso inverno.
“Ci auguriamo – ha concluso Prandini - che entro il 17 marzo tutte le regioni interessate, Lombardia in testa, possano portare al tavolo di lavoro convocato in sede congiunta dai ministri dell’Agricoltura e dell’Ambiente una reale proposta supportata da idonei dati tecnici così da consentire immediatamente la discussione a livello europeo della nuova delimitazione della aree. E’ fondamentale chiudere il prima possibile questa situazione che ha causato, per troppo tempo, gravi danni al reddito delle imprese agricole”.
17 Febbraio 2015
Nitrati: tempi brevi per la revisione delle zone vulnerabili