18 Marzo 2015
Made in Italy, il riso e l’olio d’oliva s’incontrano a Vigevano

Brescia, 19 marzo 2015 - S’incontreranno al mercato di Campagna Amica a Vigevano il riso e l’olio d’oliva, due eccellenze del Made in Italy agroalimentare conosciute in tutto il mondo. Domenica 22 marzo a partire dalle 10 in piazza Martiri della Liberazione si svolgerà “Due chicchi d’olio”, manifestazione organizzata dal Comune di Vigevano (PV) insieme a Coldiretti Pavia.
Protagonista della mattinata di sapori, gusti e profumi, l’azienda agricola Leonardo di Sale Marasino (BS) che presenterà ai cittadini pavesi l’olio d’oliva DOP biologico del Lago d’Iseo. Per la fase di degustazione sarà presente un assaggiatore professionale che abbinerà l’olio del sebino al riso a marchio VOI (Valore Origine Italia). Un’eccellenza del territorio pavese che, servito in bianco, è in grado di esaltare i profumi dell’«oro verde».
All’auditorium San Dionigi, invece, si svolgerà il convegno “Riso e olio d’oliva, il patto della salute”, per scoprire tutti i segreti di un alimento cardine della dieta mediterranea.
«Se salviamo il Made in Italy agroalimentare non tuteliamo soltanto le aziende agricole – spiega Ettore Prandini Presidente di Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia – ma salvaguardiamo anche la salute dei consumatori e migliaia di posti di lavoro. Questi momenti d’incontro e di promozione dei prodotti agroalimentari sono importantissimi: l’olio italiano infatti non sta vivendo un periodo facile, a causa anche del diffondersi della più grave epidemia della storia che ha colpito gli uliveti portata dal parassita della Xylella».
«Ancora oggi ci viene “spacciato” come Made in Italy olio che in realtà è straniero, ma che ci viene venduto con i marchi storici della tradizione italiana – conclude il Presidente Prandini – per questo è urgente un sistema di etichettatura più trasparente, per rendere i consumatori più consapevoli delle proprie scelte e veramente liberi di acquistare quello che vogliono senza essere ingannati».
E intanto l’Italia è invasa dall’olio di palma, grasso di scarsa qualità e dubbia provenienza le cui importazioni sono esplose nel 2014 superando addirittura 1,7 miliardi di chili, un record negativo mai raggiunto prima d’ora.

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