10 Marzo 2016
Made in Italy: Coldiretti si mobilita a difesa dell’olio italiano

Made in Italy: Coldiretti si mobilita a difesa dell’olio italiano
Prandini: “Basta ad una Europa che fa solo gli interessi delle lobby economiche”
Brescia, 10 marzo 2016. Sono già migliaia gli agricoltori giunti questa mattina a Catania per difendere l’agricoltura Made in Italy che rischia di perdere i prodotti agroalimentari simbolo sempre più sotto attacco delle politiche comunitarie, delle distorsioni di mercato e delle agromafie.
La mobilitazione prende il via nel giorno del via libera definitivo dell’Unione Europea all'accordo che consente l’ingresso senza dazi di 35.000 tonnellate di olio di oliva dalla Tunisia in più che non aiuta i produttori tunisini, danneggia quelli italiani ed aumenta il rischio delle frodi a danno dei consumatori.
“Il rischio concreto – interviene Ettore Prandini Vicepresidente di Coldiretti - in un anno importante per la ripresa dell’olivicoltura nazionale è il moltiplicarsi di frodi, con gli oli di oliva importati che vengono spesso mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, magari ceduti all’estero, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri, a danno dei produttori italiani e dei consumatori”.
E questo comporterebbe anche un grave danno alla produzione di olio nella provincia di Brescia che rappresenta un’eccellenza agroalimentare straordinaria riconosciuta in tutto il mondo. Dal lago di Garda al Lago d’Iseo, l’olio bresciano viene prodotto su oltre 1.650 ettari di terreno con una produzione che si attesta attorno ai 6.300 ettolitri. Le aziende impegnate in prodizione di olio extra vergine in provincia sono 1.688 e garantiscono almeno 2.000 posti lavoro diretti a cui si aggiunge un buon 20% legato al settore del turismo che quest’attività genera sul territorio.
“Un prodotto di nicchia nel comparto delle produzioni lombarde - conclude il Presidente Prandini – con un valore altamente strategico per l’economia locale che non possiamo rischiare di perdere a fronte dell’ importazione di olio tunisino che diventa magicamente italiano a discapito del reddito economico delle nostre imprese e truffando i consumatori. Basta ad una Europa che fa solo gli interessi delle lobby economiche”.
Anche se sono rilevanti i miglioramenti apportati grazie all’azione del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e degli Europarlamentari, il nuovo contingente agevolato secondo la Coldiretti va ad aggiungersi alle attuali 56.700 tonnellate a dazio zero già previste dall'accordo di associazione Ue-Tunisia, portando il totale degli arrivi “agevolati” annuale oltre quota 90mila tonnellate, praticamente tutto l’import in Italia dal Paese africano.
In attesa che arrivino risposte concrete a tutela delle eccellenze agroalimentari italiane , il consiglio di Coldiretti è quello di guardare con più attenzione le etichette ed acquistare extravergini a denominazione di origine Dop, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica.

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