Latte, guardiamo al futuro delle imprese agricole italiane
Prandini: determinante un programmazione economica per risolvere i problemi reali
“Dalla primavera 2017 diventerà obbligatorio inserire in etichetta l’origine dei prodotti per tutto il settore lattiero-caseario. Questo rappresenta un momento determinate per dare certezze e sicurezze ai cittadini consumatori e soprattutto alle impresa agroalimentari italiane perché oggi, per poter affrontare con serenità il futuro e risolvere i problemi delle aziende, è determinante avere certezze e poter realizzare un piano pluriennale di programmazione economica e strategia per arrivare ad avere forme di commercializzazione e trasformazione diverse dal passato ”.
Questo il pensiero del Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini in occasione della consulta latte di Coldiretti Brescia che si è svolta questa sere presso la sede provinciale alla presenza di numerosi imprenditori agricoli bresciani.
La produzione di latte in Italia e in Europa in questi mesi è in contrazione – specifica Coldiretti Brescia – infatti dopo l’impennata di produzione del 2015 e primi mesi del 2016, a livello europeo si registra a giugno un -1,6% e a luglio un -0,90%. A livello nazionale la situazione è analoga: dopo una campagna 2015/2016 che ha visto valori a +3,41% rispetto alla precedente, luglio e agosto hanno visto un -2,41%.
Il valore del latte “spot” – spiega Coldiretti - sfonda quota 43 cent/litro: erano due anni che non si registravano certi valori sul mercato del latte spot - l’eccessivo abbassamento dei prezzi a livello europeo ha provocato prima le proteste degli allevatori non solo italiani ma di tutta l’Europa e poi anche una progressiva contrazione delle produzioni”.
È fondamentale adesso, e nei prossimi mesi, fare di tutto per consolidare questi segnali di ripresa e tradurli in un prezzo del latte alla stalla finalmente equo e remunerativo per le imprese agricole il rialzo delle quotazioni è iniziato, e questo dovrebbe far riflettere anche le industrie circa l’opportunità di un approccio di ampio respiro rispetto alla filiera.
“A questo proposito – conclude il Presidente Prandini - ben venga l’incontro da noi fortemente voluto, convocato dall’assessore regionale Gianni Fava per giovedì 20 ottobre alla presenza delle organizzazioni dei produttori e delle organizzazioni sindacali per capire se esistono reali forme di condivisione di un percorso comune che possa portare, anche a fronte dell’attuale situazione di mercato, ad una giusta remunerazione per tutte le imprese agricole”.