Latte, educazione e tracciabilità per la difesa del Made in Italy
In Lombardia oltre il 40% dell’oro bianco italiano
Brescia, 4 febbraio 2019 – Educazione alimentare nelle scuole e informazione corretta ai cittadini contro le “fake news”, origine e trasparenza in etichetta per valorizzare la distintività del prodotto italiano. Questi i temi al centro del summit sul latte organizzato da Coldiretti Brescia alla fiera di Montichiari sabato 2 febbraio, alla presenza di Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti; Gian Marco Centinaio ministro delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del Turismo; Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia; Stefano Berni, Direttore del Consorzio Grana Padano; Gianpiero Calzolari, Presidente del Gruppo Granarolo; Marco Nocetti tecnico del Parmigiano Reggiano, Giorgio Calabrese, medico nutrizionista.
“Per tutelare il lavoro degli allevatori e garantire la redditività alle imprese agricole – afferma il Presidente Ettore Prandini – bisogna puntare sulla distintività dei nostri prodotti: il latte italiano è il più sicuro al mondo e ogni giorno solo in Lombardia vengono effettuati migliaia di controlli nelle aziende a garanzia dei cittadini, che hanno inoltre il diritto di essere informati correttamente per poter scegliere cosa portare in tavola”.
E il latte è un alimento che “sulla tavola ci deve stare tutti i giorni – precisa convintamente Giorgio Calabrese – sia i bambini che gli adulti ne hanno bisogno, contiene in modo equilibrato carboidrati e grassi, proteine nobili e tanta energia”.
In questo senso – continua la Coldiretti – grazie alla norma sull’obbligo di etichettatura di origine per tutti i prodotti alimentari, contenuta nel decreto semplificazioni, l’Italia si pone all’avanguardia in Europa nelle politiche per la trasparenza dell’informazione ai consumatori. Una misura attesa dal 96% degli italiani che hanno partecipato all’ultima consultazione pubblica del ministero delle Politiche agricole. “Sulla strada della tracciabilità – spiega il Presidente Ettore Prandini – possono venire in aiuto anche le nuove tecnologie che consentono di ripercorrere tutta la filiera dal campo alla tavola e combattere così il fenomeno del falso Made in Italy”.
“Lavoriamo con attenzione - precisa il Ministro Centinaio – per tutale i prodotti dell’agroalimentare italiano, l’obbligo di indicare in etichetta l’origine di tutti i prodotti alimentari un primo risultato importante che va nell’ottica di tutelare gli agricoltori onesti”.
I formaggi italiani – spiega la Coldiretti Brescia – sono in testa alla classifica dei prodotti più taroccati, a partire dal Parmigiano Reggiano e dal Grana Padano con la produzione delle copie che ha superato quella degli originali, dal parmesao brasiliano al reggianito argentino fino al parmesan diffuso in tuti i continenti. Ma ci sono anche le imitazioni di Provolone, Gorgonzola, Pecorino Romano, Asiago o Fontina. Complessivamente – precisa la Coldiretti Brescia – il valore di tutto il falso Made in Italy agroalimentare nel mondo ha superato i 100 miliardi di euro.
“Per dare più valore, anche economico, al latte e a tutta la filiera è necessario intervenire per una completa valorizzazione dei derivati e dei prodotti finiti – aggiunge Fabio Rolfi - sull’olio è stato fatto un ottimo lavoro infatti adesso i ristoranti sono obbligati a indicare la provenienza dell’olio presente sui tavoli. Credo si debba pensare allo stesso percorso anche per il formaggio grattugiato.: è anche una questione di trasparenza: chi si reca in un ristorante hai il diritto di sapere quale prodotto sta mangiando”.
I rappresentanti di Grana Padano, Parmigiano Reggiano e Granarolo, hanno fornito una panoramica generale della situazione del comparto lattiero-caseario, e sulle dinamiche dei mercati nazionali ed internazionali “è necessario guardare alla sostenibilità, alla salubrità, alla tutela corretta del benessere animale come alle nuove frontiere del domani – previsa Stefano Berni - rappresentiamo con il Parmigiano Reggiano le massime eccellenze italiane che sono cosi perché nascono dal latte dei nostri territori”.
La consapevolezza dell’eccellenza del Made in Italy – spiega la Coldiretti Brescia – nasce sui banchi di scuola. “Per questo siamo impegnati – afferma il Presidente Ettore Prandini – a portare in tutta Italia il nostro progetto di educazione alimentare che tra i diversi percorsi propone anche quello sul latte”. La Lombardia – conclude la Coldiretti provinciale - grazie al lavoro di 7 mila famiglie di allevatori si conferma regina dell’oro bianco con più del 40% del latte prodotto in Italia.