6 Luglio 2012
IN EUROPA NEL 2012 MENO MAIS E ORZO, PIU’ GRANO DURO. PRANDINI, BASTA ALLE SPECULAZIONI FINANZIARIE SUI CEREALI

Brescia 6 luglio 2012 - Meno grano tenero e mais, più grano duro. E’ lo scenario che emerge dall’analisi di Coldiretti sui dati di Copa Cogeca, il Comitato che riunisce gli agricoltori e le cooperative dell’Ue, sulla campagna cerealicola 2012/2013 nei ventisette Stati dell’Unione. La produzione totale di cereali diminuirà dell’1,4 per cento, passando da 286,1 milioni di tonnellate a 282,1, coltivati su 56,3 milioni di ettari. In calo il grano tenero. Secondo le previsioni, se ne produrranno 125,6 milioni di tonnellate, il 2,3 per cento rispetto alla campagna precedente. In aumento, invece, il grano duro, con 8,3 milioni di tonnellate (+2,5 per cento). Scendono il mais, con un calo del 2,2 per cento e 1,5 milioni di tonnellate in meno, e l’orzo (-0,8 per cento). Segno negativo anche per il triticale (-7,5 per cento) e il sorgo (-16,9 per cento), mentre salgono la segale (+11,4 per cento) e l’avena (+4,3 per cento).
“Sono dati che preoccupano perché avranno ricadute sul mercato – commenta Ettore Prandini presidente di Coldiretti Brescia – visto che già oggi assistiamo a speculazioni finanziarie sui cereali che non hanno giustificazioni. Da tempo chiediamo alle Istituzioni nazionali ed europee di intervenire e di prevedere all’interno della nuova PAC misure contro le speculazioni che arricchiscono pochi soggetti a danno degli agricoltori e della filiera agroalimentare. Non è possibile che ogni volata si dia colpa al clima e ogni volta che esce una voce su siccità e maltempo le quotazioni schizzino in alto in maniera vertiginosa. E’ un problema enorme perché chi specula sulla finanza non può fare la stessa cosa su commodity alimentari. Non è eticamente sostenibile ed economicamente giustificabile”.

Per quanto riguarda l’Italia, le previsioni danno in aumento sia il grano tenero che quello duro. Il primo passa da 2,8 milioni di tonnellate a 3,3 milioni. Il duro si attesta a quota 4,2 milioni di tonnellate, rispetto ai 3,6 raccolti lo scorso anno. In calo il mais, che scende da 10,1 milioni a 9,9 milioni di tonnellate. Bene anche orzo e avena mentre diminuiscono i raccolti di sorgo e segale. Per quanto riguarda, invece, i semi oleosi, la produzione totale europea passerà da 28,7 milioni di tonnellate a 27,8 milioni. Nel dettaglio, la soia si mantiene sostanzialmente stabile con 1,2 milioni di tonnellate, mentre il girasole cala del 3,7 per cento (da 8,4 a 8,1 mln/tonn) e la colza del 3,1 per cento (da 18,9 a 18,4 mln/tonn). In Italia la produzione di girasole si mantiene stabile a quota 241mila tonnellate mentre la soia fa registrare un leggero aumento, da 720 a 125mila tonnellate.

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