25 Giugno 2012
IMU, DOPO L’ACCONTO IL GOVERNO MANTENGA LE PROMESSE

Brescia, 25 giugno 2012 – Visto che è stato versato l’acconto IMU sui fabbricati rurali e sui terreni agricoli, Coldiretti Brescia ribadisce che ora serve abbassare l’aliquota impositiva e difendere l’equità fiscale nei confronti dell’agricoltura.
Questo, in stretta sintesi, è quanto sostenuto da Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Brescia e Lombardia, a seguito del pagamento del primo acconto del 30 per cento dell’Imu sui fabbricati rurali in scadenza lo scorso 18 giugno. “Come avevamo ipotizzato l’IMU si è rivelata una patrimoniale – ha spiegato Prandini - che gli agricoltori si sono trovati a pagare in maniera troppo pesante rispetto al valore e all’utilizzo di fabbricati che già erano gravati da imposte sul reddito. Anche per i terreni la tassazione si è rivelata spropositata in un momento nel quale i prezzi pagati per i prodotti agricoli fanno fatica a coprire i costi”.
Tuttavia, così come chiesto da Coldiretti, con decreto del Presidente del Consiglio si potrà procedere, sulla base del gettito della prima rata dell’IMU, ad una modifica delle aliquote, delle relative variazioni e della detrazione previste dalla legge, rendendo meno gravosa l’imposta per le imprese agricole. Infatti, l’abbassamento delle aliquote prima del versamento della seconda rata è possibile laddove il gettito stimato dopo l’accatastamento andrebbe a superare il limite di 135 milioni di euro stimati dal Ministro dell’economia.
“Se non ci fossimo mossi come Coldiretti in maniera tempestiva e concreta mentre altri tergiversavano, - precisa Prandini - di certo l’impatto dell’Imu sarebbe stata molto più pesante, soprattutto per chi coltiva e fa l’agricoltore vero. Infatti, da subito abbiamo preteso equità fiscale e ora responsabilmente chiediamo di rivedere le aliquote a carico degli agricoltori. A nostro parere occorre riequilibrare l’impatto visto che solo nella provincia di Brescia l’IMU agricola vale almeno 50 milioni di euro. Troppo. Le aziende agricole non sono in grado di sostenere un costo fisso di questo tipo. La revisione delle aliquote IMU era un impegno e come tale va mantenuto.
Seppure il nostro Paese vive un momento delicato nel quale tutti sono chiamati a fare la propria parte, Coldiretti è altrettanto convinta che esistano gli spazi affinché sia ripristinata l’equità fiscale. Gli agricoltori hanno pagato seppure il mercato dei prodotti agricoli non consente di avere marginalità tali da mantenere un aliquota IMU sproporzionata rispetto al valore di beni strumentali e produttivi essenziali per l’attività agricola. Occorre porvi rimedio al più presto”.
 

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