27 Febbraio 2015
Il sistema allevatori e i chiarimenti sulla nuova PAC

Brescia, 27 febbraio 2015 - Una novità in tema di nuova PAC è stata introdotta dal Decreto MiPAAF del 26 febbraio scorso, che ha previsto che il cosiddetto “premio latte” sia concesso per le vacche da latte appartenenti ad allevamenti iscritti nei libri geneaologici o nel registro anagrafico delle razze bovine ed iscritti ai controlli funzionali latte.
“Lasciando ad altri le strumentalizzazioni e le contestazioni pretestuose – sostiene il Presidente Prandini - come Coldiretti abbiamo già definito con il mondo allevatoriale AIA un percorso che consentirà a tutti i produttori di latte di poter accedere a questo contributo: per i tanti allevamenti e capi iscritti il requisito è già soddisfatto, per gli altri è prevista una procedura snella tale da non generare aggravi di costi sulle imprese agricole”.
“Sorprendono - continua il Presidente Ettore Prandini - gli attacchi pretestuosi da parte di altre organizzazioni, al sistema allevatori che da anni lavora con figure di elevata professionalità a favore del miglioramento e sviluppo del sistema zootecnico italiano”.
L’associazione italiana allevatori, nata 70 anni fa, si è con il tempo sviluppata in maniera capillare su tutto il territorio nazionale, supportando ogni settore dell’allevamento e sviluppando un’ampia assistenza alle aziende zootecniche italiane, tra le più avanzate a livello internazionale.
Oggi aderiscono ad AIA 27 associazioni nazionali di specie o razza (ANA), 19 associazioni regionali allevatori (ARA) e 47 tra associazioni provinciali ed interprovinciali (AIPA e APA) oltre a 9 enti operanti nella filiera zootecnica.
La mission del sistema allevatori – spiega Coldiretti – è quella di promuovere attività tecniche, gestionali, economiche, scientifiche, fieristiche, culturali e divulgative attraverso lo svolgimento di controlli periodici, tenuta dei libri genealogici e dei registri anagrafici, assistenza tecnica, gestione informatizzata dei dati, coordinamento della rete dei laboratori nazionali, azioni mirati sul benessere animale e sulla sicurezza alimentare e attraverso la valorizzazione del prodotto 100% italiano.
Ma soprattutto è l’Associazione che ci ha permesso di valorizzare la distintività della zootecnia italiana, che oggi ci permette di dire che, grazie ai 20.000 controlli giornalieri fatti dall’ARAL sul comparto latte in Regione Lombardia: il nostro prodotto è il più sicuro, controllato e qualitativamente migliore.
“Alle altre organizzazioni – conclude il Presidente Prandini - lasciamo una politica sindacale priva di prospettiva, noi lavoriamo ogni giorno per far crescere e dare certezze ai nostri soci”.

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