22 Marzo 2010
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIA ROBERTO FORMIGONI ACCOLTO NELLA SEDE BRESCIANA DI COLDIRETTI. PRANDINI: «INSIEME PER PORTARE AVANTI LE BATTAGLIE DELL’AGRICOLTURA»

Brescia 22 marzo 2010 – La giornata bresciana del presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha fatto tappa oggi pomeriggio intorno alle 16 nella sede bresciana di Coldiretti di via San Zeno, ove il presidente Formigoni è stato accolto dal presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini, dal direttore Mauro Donda e dall’intero direttivo.
Ad aprire i lavori e a porre sul tavolo le tematiche calde dell’agricoltura lombarda e, in particolare, bresciana, è stato il presidente Prandini: «È la prima volta – ha esordito – che un presidente regionale visita la nostra sede, incontro che ci rende ancor più onorati perché, se c’è una persona che oggi può scommettere insieme a noi sul futuro dell’agricoltura, questa è proprio Roberto Formigoni». Prandini ha proseguito focalizzando la sua attenzione «sulla contrazione del reddito che, all’interno della filiera, resta nelle mani degli agricoltori: dal 22% di qualche anno fa siamo passati al 15%, laddove l’erosione si è spostata a favore di soggetti forti come la Gdo». Prendendo poi le mosse dal progetto di Coldiretti per una filiera agricola tutta italiana e firmata dagli agricoltori, Ettore Prandini ha sottolineato come «sembri non esservi volontà di creare distinzione tra il prodotto agroalimentare italiano e le importazioni, una delle ragioni che ci vede contrari agli Ogm, strumento di omologazione; la Regione può fare molto in tal senso».
Altro punto dell’intervento del presidente Prandini, la direttiva nitrati, «vecchia di 20
anni, soprattutto a fronte della dimostrazione che l’inquinamento da nitrati delle falde acquifere superficiali e profonde non è cagionato dal comparto agricolo». Ettore Prandini, infine, ha lamentato «l’eccessivo grado di burocratizzazione della Pubblica Amministrazione italiana: dei 7 giorni di lavoro dell’imprenditore agricolo, 5 sono destinati all’attività produttiva e i restanti due a riempire carte; siamo disposti ad accettare una piccola riduzione dei contributi purché venga contestualmente ridotto il carico burocratico inutile, quello che non porta alcun valore aggiunto al processo produttivo. Non dimentichiamo poi che, a causa della malaburocrazia, siamo ancora in attesa di veder completata l’erogazione degli indennizzi stanziati e previsti, ma mai assegnati, per la vescicolare, per un totale di 7 milioni e mezzo di euro».
Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ha risposto punto a punto all’intervento del presidente Prandini, ringraziando in primis il comparto agricolo e Coldiretti per la collaborazione e il lavoro che ha portato Brescia a incidere per gran parte dell’attività agricola lombarda. Innanzitutto, ha affermato il presidente Formigoni, «riattiveremo il Tavolo Verde, le cui decisioni si sono sempre mostrate autorevoli e assunte come linee programmatiche dal resto del Paese. Una delle parole d’ordine per dare futuro al settore è “innovazione”, in ogni comparto, come noi abbiamo innovato stabilendo, primi in Europa, l’anticipo sui pagamenti della Pac, consci che l’imprenditore agricolo effettua i suoi investimenti a inizio stagione e non alla fine».
Consapevole, inoltre, dell’elevatissima qualità della produzione agricola e agroalimentare lombarda, il presidente Roberto Formigoni ne ha dichiarato «la decisività, specie in questo momento storico in cui sempre più soggetti possono permettersi l’accesso alla qualità, basta pensare ai paesi emergenti. Si tratta di una scelta intelligente non soltanto a favore dell’agricoltura, ma un’integrazione di reddito per tutto il Paese e per tutti i suoi numerosi punti di forza, enogastronomici, turistici, storico-artistici o paesaggistici che siano».
Riferendosi a Expo 2015, Formigoni ha sottolineato come si tratti di «un’occasione da non perdere, e che non verrà persa a patto di mettere al centro della partita i veri protagonisti dell’evento, che non sono altri che gli agricoltori se si pensa che il nucleo della manifestazione riguarda l’alimentazione».
Cosciente infine che dell’inquinamento da nitrati non è responsabile il comparto agricolo, il presidente Formigoni ha garantito il suo impegno per una sostanziale modifica della direttiva europea. Anche sul fronte della sburocratizzazione, cogliendo le indicazioni di Coldiretti, il presidente Formigoni ha dichiarato che  «a tal proposito istituiremo sin da inizio legislatura una task force alle dirette dipendenze del presidente, composta da dirigenti regionali, per snellire le procedure burocratiche, a seguito di un percorso già avviato nella riduzione delle leggi e dei dipendenti; la nostra proposta verrà portata anche al Governo nazionale e all’Unione Europea affinché si impegnino a estirpare dal sistema a loro volta il peso della burocrazia inutile».

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