22 Maggio 2013
Il latte italiano è il più sicuro al mondo: da sempre verifiche su ogni tipo di sostanza

Brescia, 22 maggio 2013 -  Prima di arrivare sulle tavole dei consumatori il latte viene sottoposto a una raffica di analisi per garantirne sicurezza e salubrità. “E’ uno degli alimenti più monitorati d’Italia - spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia e della Coldiretti di Brescia – e non parliamo di 2 o 3 esami a caso, ma di una ventina di verifiche normalmente operative che certificano l’assoluta sicurezza di ogni singolo litro di prodotto”.
Si tratta – spiega la Coldiretti Brescia – di controlli nelle stalle, sulle cisterne e all’interno degli stabilimenti di lavorazione per confermare, senza margine di dubbio, l’assenza di qualsiasi sostanza estranea come disinfettanti, antibiotici e per escludere, con altrettanto scrupolo, la presenza di batteri o virus. Altri controlli periodici (quindi non occasionali o legati a particolari situazioni) riguardano le diossine, le sostanze plastiche e i metalli pesanti.
“Non si tratta di operazioni effettuate a richiesta per eventi eccezionali o di emergenza – spiega Prandini – ma sono invece regolari verifiche effettuate nell’ambito della normale attività di ogni Asl e che servono proprio a garantire la totale salubrità del latte e dei prodotti che ne derivano prima che arrivino sotto qualsiasi forma sulle tavole dei consumatori. Piuttosto, invece, da sempre come Coldiretti denunciamo che gli stessi controlli attuati da noi in Italia non ci sono all’estero per esempio sui prodotti stranieri importati, ma venduti con nomi italiani, sui quali si innestano poi problemi come quello della mozzarella blu”.
Inoltre – spiega la Coldiretti provinciale – a Brescia c’è una realtà che è al vertice in termini di controlli per la qualità dei prodotti che è la Centrale del latte di Brescia che ai controlli dell’Asl aggiunge ulteriori verifiche interne per garantire ancora di più i consumatori. E sempre a Brescia opera l’Istituto zooprofilattico che è il referente nazionale per i controlli sul latte alimentare. “Quindi – conclude Prandini - non fomentiamo paure irrazionali e prive di fondamento.”

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