29 Gennaio 2018
Gasolio agricolo, burocrazia più snella dopo proposta di Coldiretti

Sulla base di una proposta avanzata da Coldiretti l’Agenzia delle Dogane ha approvato una serie di agevolazioni per le imprese che usano il gasolio agricolo. Non c’è più l’obbligo di registrare i contratti verbali per i terreni condotti in comodato e utilizzati ai fini dell’assegnazione del carburante agevolato. “Questo – spiega Ettore Prandini, Vice Presiedente nazionale di Coldiretti e presidente di Coldiretti Lombardia –, a differenza di quanto sostenuto da altri, è il risultato del lavoro che Coldiretti ha portato avanti in questi mesi, per snellire le procedure e rendere più facile il lavoro delle aziende utilizzando buonsenso e concretezza”. E’ stato risolto il problema relativo al riconoscimento dei contratti di comodato in forma verbale come titoli di conduzione dei terreni agricoli per i quali può essere assegnato il carburante ad accisa agevolata. Sulla base della proposta di Coldiretti, l’Agenzia delle Dogane, con circolare del 16 gennaio 2018, ha deciso di confermare l’applicazione dell’aliquota ridotta di accisa per i prodotti petroliferi impiegati in lavori agricoli effettuati anche su terreni condotti in comodato, oltre ad ammettere la possibilità di provare la conduzione dei terreni in comodato attraverso semplici dichiarazioni sostitutive di atto notorio rese, eventualmente in forma congiunta, da comodatario e comodante con cui attestare l’esclusiva e piena disponibilità da parte del comodatario del terreno, senza bisogno di un contratto scritto e registrato. Inoltre, l’Agenzia afferma che anche nei casi di “ulteriori forme di conduzione dei fondi rustici fondate su semplificazioni procedurali correlate alla limitata estensione degli stessi”, come quelli inferiori a mezzo ettaro in zone montane, è ammesso l’utilizzo della dichiarazione sostitutiva di atto notorio da parte del soggetto interessato all’ottenimento del carburante agricolo in cui si attesti l’esclusiva disponibilità del terreno puntualmente identificato. Occorre ora – spiega Coldiretti - che le Amministrazioni regionali prendano atto del contenuto della Circolare dell’Agenzia delle Dogane, al fine di una correzione o integrazione delle disposizioni che erano state già fornite ai Caa.

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