15 Febbraio 2023
Filiera zootecnica nel 2023, grande partecipazione per il convegno di Coldiretti a Rivolta d’Adda

Grande partecipazione per il convegno proposto da Coldiretti Cremona a Rivolta d’Adda, nell’ambito della Fiera Regionale di Sant’Apollonia. “Filiera Zootecnica nel 2023. Cosa ci aspetta in un mercato in evoluzione” è il tema proposto dall’Organizzazione degli agricoltori, per l’appuntamento tenutosi venerdì 10 febbraio, dalle ore 20.30, presso la sala consiliare del palazzo Comunale.

In una zona fortemente vocata all’allevamento, l’obiettivo era fare il punto sulla situazione - tra difficoltà, proposte e prospettive per il futuro - della zootecnia cremonese e italiana, affidandosi ai contributi portati dai relatori Daniele Rama, professore ordinario dell’Università Cattolica Sacro Cuore di Cremona, Carlo Rusconi, medico veterinario di Ats Valpadana, e Tiziano Fusar Poli, presidente di Latteria Soresina. Moderato da Paola Bono, direttore di Coldiretti Cremona, l’incontro ha preso avvio con il saluto del sindaco Giovanni Sgroi, che ha dato il benvenuto ai numerosi partecipanti e ha evidenziato il valore dell’agricoltura e dell’allevamento, ramo vitale per l’economia del territorio.

Tutte le relazioni hanno suscitato grande interesse dalla platea di imprenditori agricoli. Ha esordito Rusconi, con un intervento dedicato alla Classyfarm Farmaco-PAC. “Nel giugno 2021, a seguito di intensi negoziati tra il Parlamento europeo, il Consiglio dell'UE e la Commissione europea, è stato raggiunto un accordo sulla riforma della politica agricola comune (PAC). L'accordo è stato formalmente adottato il 2 dicembre 2021 e la nuova PAC inizia il 1º gennaio 2023” ha ricordato Rusconi, sottolineando il fatto che “l’agricoltura e le zone rurali sono al centro del Green Deal europeo e la nuova PAC sarà uno strumento fondamentale per conseguire le ambizioni della strategia "Dal produttore al consumatore" e della strategia sulla biodiversità”. “Le analisi di contesto svolte sui diversi settori zootecnici hanno evidenziato l’esigenza di interventi che contribuiscano a migliorare il benessere animale e a ridurre la resistenza antimicrobica” ha aggiunto il relatore, sviluppando il tema dell’impiego degli antibiotici in allevamento.

“Latte: scenari di mercato e prospettive del settore” era il titolo dell’intervento del prof. Rama. Una approfondita disamina - arricchita da dati e grafici – dedicata al “pianeta latte”, dall’analisi delle produzioni mondiale e italiana al tema dei consumi mondiali pro-capite di latte e derivati, dalla situazione degli scambi internazionali a quella sul prezzo del prodotto. Il docente universitario ha evidenziato come la produzione di latte sia in crescita, nei numeri e nei consumi planetari. “Ma nel nostro Paese il consumo di latte, rispetto al passato, è diminuito - ha evidenziato - per molteplici ragioni: dal calo della natalità alla diffusione di fake news, che orientano immotivatamente il consumatore verso altri prodotti”.

Particolarmente interessante anche la relazione del presidente di Latteria Soresina, Tiziano Fusar Poli, che - tra i vari temi legati alla zootecnia - ha parlato di mercati 2022 e previsioni per il 2023, della nuova PAC (“Il cui orientamento è alla riduzione delle produzioni” ha sottolineato), ma anche del pericolo legato alla produzione del cibo «sintetico» in laboratorio. Rispondendo alla domanda “cosa aspettarsi dal 2023?” il presidente di Latteria Soresina ha ribadito che “la definizione del prezzo del latte al livello definito e per 6 mesi è un elemento fondamentale al mantenimento ed al consolidamento delle posizioni”, aggiungendo che “anche il piccolo rimbalzo di quotazione del latte spot e di alcuni derivati di questi ultimi giorni, in attesa di capire meglio che sta succedendo, rappresenta un altro segnale positivo”. Ha quindi posto sul tavolo della discussione altri spunti, dalla preoccupazione legata allo spettro della siccità alla crescente e dannosa presenza della fauna selvatica, dagli interrogativi relativi al mercato delle grandi Dop alla denuncia dei potenti interessi legali allo sviluppo della “produzione di latte senza mucche”.

 

“Volentieri siamo tornati a proporre, in presenza, un convegno nell’ambito della Fiera di Santa Apollonia - evidenzia Coldiretti Cremona -. In una zona fortemente vocata all’allevamento, abbiamo dato vita ad un dialogo, tra esperti, agricoltori, amministratori del territorio, in merito al presente e al futuro di un comparto che rappresenta un patrimonio di animali, produzioni, competenze, professionalità. La risposta degli allevatori, con grandissima presenza e grande attenzione per i temi proposti, ha confermato la necessità e il valore di queste occasioni di confronto e informazione. Non ci nascondiamo le grandi difficoltà che il comparto sta vivendo, tra rincari, costi energetici, cambiamenti climatici, minacce che vengono dalle fake news e dalle multinazionali del cibo sintetico. Coldiretti è in prima linea per dare risposte alle imprese zootecniche, nella difesa di un settore fondamentale della filiera agricola e dell’economia del Paese”.

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