3 Novembre 2010
FILIERA AVICOLA: COLDIRETTI PROTAGONISTA AL TAVOLO REGIONALE

 Un importante momento di incontro e di confronto tra tutti gli attori della filiera. Per Coldiretti alcune vicende vanno affrontate in modo prioritario

Brescia 3 novembre 2010 - Un importante momento di incontro e di confronto sulle varie tematiche della filiera avicola con tutti gli attori della filiera, quello tenutosi lo scorso 20 ottobre a Milano, con la regia della Regione Lombardia.

“Come su tutti gli altri tavoli, di settore e non – ha dichiarato il Presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini – Coldiretti vuole essere attiva protagonista nel rappresentare le varie problematiche di settore e specifiche per le imprese agricole e nel prospettare le possibili soluzioni. Per dare valenza e concretezza al tavolo è però importante, nel pieno rispetto dei ruoli, che le varie le questioni possano essere valutate prima che piovano in testa agli imprenditori”.

“Sono stati affrontati e dibattuti i vari problemi che interessano la filiera avicola, e come Coldiretti abbiamo voluto sottolinearne alcuni, urgenti e determinati – ha rilanciato Felice Bonetti, referente della Consulta Avicola di Coldiretti Brescia e presente all’incontro -: uno su tutti la vicenda nitrati. Perché anche per gli avicoltori è fondamentale la necessità di rivedere e riscrivere la normativa in questione, nonché estendere le possibili deroghe anche all’allevamento avicolo. Ma abbiamo rilanciato altre questioni da tempo rappresentate da Coldiretti, quali  - ha precisato Bonetti – la necessità di rivedere con gli altri attori della filiera il modello-tipo del contratto di soccida che spesso (troppo spesso) vede il soccidario penalizzato da clausole vessatorie e la necessità dell’istituzione dell’Autorità Unica per la gestione dell’informazione nella eventuale situazione di emergenza, in modo da evitare il diffondersi di notizie allarmistiche (come invece successo in questi ultimi anni).
Rimanendo su questioni di carattere sanitario, è parso importante alla luce dell’attuale situazione sanitaria, sollecitare l’opportunità di rivedere le “Linee guida per la prevenzione e il controllo dell’influenza aviaria in Lombardia” del 2007: sicuramente condivisibile l’atteggiamento di tenere alta la guardia (nell’interesse principale degli allevatori), si tenga però conto che ad oggi, di fatto, a Brescia è pressoché impossibile ogni sorta di ampliamento produttivo.

 Come Coldiretti è stata anche sollecitata la costituzione di un tavolo tecnico – scientifico, che valuti attentamente la possibilità di uno smaltimento in modo alternativo delle carcasse (pratica già in uso in altri paesi);

Tra i temi prioritari – conclude Bonetti – è stato affrontato anche quello delle polizze per gli allevamenti avicoli: finalmente al via la possibilità di assicurare in modo agevolato gli allevamenti rispetto al mancato reddito per fermo da epizoozia e rispetto allo smaltimento delle carcasse, ma una spinta decisiva all’adesione potrebbe essere data nel momento in cui si dovesse concretizzare e quantificare l’intervento integrativo della Regione Lombardia per lo smaltimento delle carcasse (come successo alcuni anni fa per i suini)”.

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