8 Maggio 2019
Quanto vale l’agroalimentare italiano?

Il settore agroalimentare italiano vale 205 miliardi e rappresenta il 12% del Pil: il primo Forum dell'agroalimentare italiano promosso da Coldiretti e FilieraItalia a TuttoFood, lo scorso 7 maggio, decreta la vittoria del Made in Italy.

Le eccellenze agricole italiane di Coldiretti e i principali marchi dell’industria alimentare nazionale hanno presentato al presidente del consiglio Giuseppe Conte una realtà da primato nel mondo e le aspettative di un settore trainante per l'intera economia italiana.

Un florido comparto che coinvolge naturalmente anche Brescia, territorio denso di attività agricole e di specificità alimentari, e soci bresciani di Coldiretti, che hanno risposto numerosissimi alla "chiamata" milanese.

La platea del primo Forum agroalimentare italiano, con il premier Conte a Tuttofood 2019

Eccellenza agroalimentare: tutti i numeri del Made in Italy

Secondo quanto emerso dal primo studio "Il valore della filiera italiana del cibo", illustrato durante il convegno dal presidente del Censis Giuseppe De Rita, l’agroalimentare nazionale rappresenta il vero simbolo del Made in Italy.

Ecco i numeri di questa ascesa presentati al pubblico di TuttoFood 2019:

  • 1,3 milioni di addetti
  • +33,3% in cinque anni
  • 41,8 miliardi di euro di esportazioni
  • +47,8% dell'export dal 2008

Ma la potenza dell'agroalimentare italiano non sta solo nella grandezza delle cifre: la differenza è fatta anche dal modello condiviso e difeso dalla produzione agricola nazionale e dalla parte migliore dell’industria alimentare. Ecco il perché della nuova partnership tra Filiera Italia e Fiere di Milano, nata per valorizzare una strategia unitaria di internazionalizzazione che vede nella città di Milano il passe-partout del cibo italiano nel mondo.

Fate largo alle imprese agricole italiane

“Con questa iniziativa abbiamo ripreso in mano il testimone lasciato da Expo con il suo slogan “no farmers no party” per sostenere il nuovo protagonismo delle imprese agricole che rappresentano il vero valore aggiunto del sistema agroalimentare nazionale - spiega il presidente Prandini -. Con Filiera Italia abbiamo promosso una realtà innovativa, legata da un tessuto valoriale che rinvia alla tutela dell’origine, alla difesa del patrimonio agroalimentare, alla sostenibilità, all’equità negli scambi e nel mercato”.

La battaglia per difendere l'agroalimentare italiano dagli attacchi esterni riguarda in particolar modo la Pac. Tra i temi sottolineati da Coldiretti durante l'appuntamento milanese spiccano:

  • obbligo dell’origine in etichetta;
  • revisione degli accordi di libero scambio;
  • definizione di standard produttivi uguali per tutti.

Solo una strategia mirata in questa direzione consentirà di fermare la concorrenza sleale dei prodotti stranieri spacciati per italiani e di fare sì che i prodotti sugli scaffali europei rispettino le stesse norme in termini ambientali, di sicurezza alimentare e di rispetto delle norme sul lavoro.

Milano centro dell'agroalimentare made in Italy nel mondo

Come proteggere la filiera del cibo Made in Italy

“Quello che con l’eredità di Expo è ormai sempre più riconosciuto a livello globale - conferma sul lato Filiera Italia Luigi Scordamaglia -, la filiera italiana del cibo viene considerata il modello ideale per vincere la sfida alimentare del futuro a livello globale. Fare filiera vuol dire avere commitment pluriennali e trasparenti tra industria e produzione agricola, raccontare insieme sui mercati mondiali il vero storytelling delle nostre eccellenze alimentari, condurre battaglie senza se e senza ma per la massima trasparenza in etichetta e dei processi produttivi, contrastare chiunque sfrutti l’italian sounding per rubare valore e identità".

Tante personalità, una sola voce: Coldiretti e Filiera Italia hanno chiesto al premier Conte di mettere la filiera del cibo al centro delle priorità politiche del Paese, di difenderla a livello internazionale da dazi e false imitazioni, di adottare misure incentivanti anche sul piano fiscale per chi produce in Italia e di completare il percorso sulla trasparenza di origine in etichetta.

Continuando con la navigazione in questo sito, accordi l'utilizzo dei nostri cookie. Approfondisci

Le impostazioni dei cookie in questo sito sono impostate su "permetti cookie" per permettere la migliore esperienza di navigazione possibile. Se continui l'utilizzo di questo sito senza cambiare le impostazioni del tuo browser o se clicchi su "Accetto" confermai l'autorizzazione di tali cookie.

Chiudi