Nella giornata di ieri, mercoledì 25 settembre, si è riunita la Commissione tecnica provinciale di Milano per l’adeguamento dei canoni di affitto dei fondi rustici, mentre oggi, giovedì 26, si sarebbe dovuta tenere quella della provincia di Lodi. In considerazione dell’andamento dei prezzi agricoli e degli eventi calamitosi (grandine, bombe d’acqua e trombe d’aria) che hanno devastato raccolti e fabbricati, la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza ha chiesto con fermezza l’invarianza dei canoni; proposta sulla quale non c’è stata però la condivisione della Proprietà fondiaria, che riteneva invece congruo un aumento non inferiore all’1 per cento.

Vista l’inconciliabilità delle posizioni e le numerose assenze al tavolo, il presidente della Commissione ha ritenuto opportuno riconvocare la seduta a data da definirsi, quando potranno parteciparvi tutti i componenti. Per lo stesso motivo è stata rinviata anche la convocazione della Commissione provinciale di Lodi, che si sarebbe dovuta riunire oggi.

“Nel 2018 il costo delle materie prime per i nostri agricoltori è aumentato del 3,8% a fronte, invece, di un aumento dei prezzi dei prodotti agricoli del 2,5% - spiega Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza -. Alla luce di questi numeri, dell’inflazione ferma al +0,8% e dei danni ingentissimi causati dai cambiamenti climatici che quest’anno sul nostro territorio hanno abbondantemente superato i 18 milioni di euro, abbiamo ritenuto di non assecondare la richiesta di aumento dei canoni. Tanto più che negli ultimi dieci anni gli affitti sono cresciuti già di circa il 7,5% in provincia di Milano e dell’8,8% in provincia di Lodi, con Monza che ha registrato un incremento del 5,7% da quando esiste la Commissione provinciale. La nostra posizione resta chiara: per noi il canone di aggiornamento dei canoni di affitto deve tendere allo zero per cento”.