Brescia, 11 aprile 2014 – “E’ con grande soddisfazione - dichiara il Presidente di Coldiretti Brescia e di Coldiretti Lombardia Ettore Prandini - che oggi possiamo dichiarare finalmente chiusa, ma soprattutto vinta, la battaglia che da poco meno di un anno abbiamo intrapreso con Autostrade Centro Padane e Ministero delle Infrastrutture, che sono state condannate dal TAR di Brescia il 12 marzo 2014 al risarcimento dei danni a favore della prima famiglia di imprenditori agricoli che si sono visti occupare i terreni da Autostrade Centro Padane nel 2009, senza mai ricevere il dovuto indennizzo”.
“Ora mi auguro che a brevissimo – prosegue il Presidente Prandini - le oltre 100 famiglie di agricoltori bresciani possano ottenere lo stesso trattamento e che tutti possano aver finalmente giustizia”.
E’ questo il commento di Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Brescia e Lombardia – alla recente sentenza del Tar che segna un primo precedente importante per la tutela degli agricoltori in una vicenda simile a quella, ben tristemente nota a molti agricoltori bresciani, della strada statale 11 realizzata da Anas negli anni ’90 che non ha mai portato a termine gli espropri, lasciando centinaia di agricoltori in tutto o in parte senza indennizzo. Adesso, dopo innumerevoli promesse non mantenute, alla fine, grazie al lavoro di Coldiretti, coloro che si sono rivolti al Tribunale sono stati risarciti per l’intero, con tanto di interessi e rivalutazione.
Obbligati al risarcimento sono sia il Ministero delle Infrastrutture sia Autostrade Centro Padane, mentre solo al Ministero spetta la eventuale acquisizione sanante prevista dal testo unico sull’espropriazione, in questo caso però pagando il 110% del valore venale e il risarcimento per l’occupazione illegittima sino all’acquisizione .
Coldiretti adesso si aspetta che vengano accolti in tempi brevi anche gli altri ricorsi già proposti e in corso di presentazione per la stessa vicenda, restando a disposizione di tutti gli associati che abbiano necessità di assistenza per i chiarimenti del caso.
“Coldiretti è a disposizione di tutti i soci – conclude il Presidente Prandini - per valutare singolarmente le proposte fatte e per intraprendere eventualmente la via legale che ha già dimostrato validità in altre occasioni, in attesa che la Politica faccia il proprio dovere e non consenta a Ministeri, ANAS, Concedenti e Concessionari di occupare per anni i terreni dei proprietari coltivatori senza l’adeguato ristoro economico”.
11 Aprile 2014
“Corda Molle”: Coldiretti vince la battaglia espropri