Consumi, boom “oasi del vino”: +30%
Brescia medaglia d’argento con 175 enoteche
Boom delle enoteche in Lombardia. Negli ultimi sette anni sono aumentate di oltre il 30%, passando da 757 nel 2009 a quasi mille nel 2016. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti regionale su dati Camera di Commercio di Milano. La provincia con la maggior concentrazione è quella milanese con 261 “oasi delle Doc” aperte a cui segue con 175 enoteche la provincia di Brescia. La superficie interessata a vigneto in provincia conta circa 5000 ettari dove si producono vini DOCG, DOC e IGT di elevatissima qualità con un totale di circa 500.000 quintali di uva prodotta.
“E’ un ulteriore segnale della crescita in qualità del vino italiano e lombardo – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia – un riconoscimento del lavoro che è stato fatto e continuano a fare i nostri viticoltori per migliorare le produzioni, svilupparsi e investire sempre più sui mercati nazionali e internazionali”. Solo in Lombardia – spiega la Coldiretti - il vino lungo tutta la filiera dà lavoro a circa 30mila persone, mentre si contano oltre tremila imprese vitivinicole per un totale di più di 20mila ettari a vigneto dei quali 17.500 per produzioni di qualità Doc, Docg e Igt.
“I nostri Franciacorta sono sempre più richiesti sia in Lombardia che in Veneto, Emilia Romagna e Lazio – conferma Nora Uberti dell’omonima azienda agricola a Erbusco (Brescia) dove ogni anno si producono 180 mila bottiglie di qualità su circa 25 ettari coltivati – dal 2012 le richieste dalle enoteche sono aumentate in media di un 15% all’anno”.
Nella classifica dei capoluoghi di provincia, Brescia si posiziona al terzo posto dopo Milano e Bergamo con 18 enoteche attive nel cuore della città
A livello nazionale il vino realizza un fatturato complessivo di quasi 10 miliardi di euro e dà lavoro lungo la filiera a 1,3 milioni di persone. Si stima che la produzione Made in Italy 2016 sia rappresentata per oltre il 40 per cento - precisa la Coldiretti - dai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), per il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola. Per quanto riguarda le esportazioni nei singoli Stati si scoprono aspetti sorprendenti - evidenzia Coldiretti – a partire del successo del vino tricolore in casa degli altri principali produttori, con gli acquisti che crescono in Francia (+5%), Stati Uniti (+3%), Australia (+14%) e Spagna (+1%).