9 Dicembre 2016
Brescia, -32% terra coltivata in 30 anni

Brescia, -32% terra coltivata in 30 anni
In Lombardia 325 persone a rischio frane e alluvioni

Brescia, 9 dicembre 2016 - Negli ultimi 30 anni la Lombardia ha perso il 20% della terra coltivata, con un taglio di oltre 234mila ettari, pari a due volte la superficie della provincia di Milano, a 3 volte quella di Lodi, oppure come tutta la provincia di Mantova o come metà di quella di Brescia. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti Lombardia divulgata in occasione della Giornata Mondiale del suolo che si è celebrata il 5 dicembre. Su un territorio più fragile si abbattono – sottolinea Coldiretti - i cambiamenti climatici con precipitazioni sempre più intense e frequenti. Solo quest’anno la Lombardia – spiega la Coldiretti regionale - è stata colpita da 15 tempeste di pioggia e grandine per 10 milioni di euro di danni. Il risultato è che in Italia sono 7145 i comuni italiani a rischio frane e/o alluvioni. In Lombardia – spiega la Coldiretti regionale su dati Ispra - su 1.544 comuni quelli a rischio sono 1.173 (il 76%), mentre oltre 325mila persone si trovano in zone soggette a un potenziale pericolo idrogeologico.
Da fonte elaborazione dati di Regione Lombardia, a Brescia la SAU coltivata a ottobre 2015 risulta pari a oltre 157 mila ettari e rileva un calo del 32% rispetto al 1970 dove la superficie lavorata si attestava attorno ai 232.000 ettari (fonte dati ASP – annuario statistico provinciale).
“Per proteggere la terra e i cittadini – sottolinea Ettore Prandini Presidente di Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia – l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile con un adeguato riconoscimento sociale, culturale ed economico del ruolo dell’attività agricola”.
Un obiettivo che riguarda l’intera Europa dove vengono distrutti 100.000 ettari di suolo fertile ogni anno. Per questo ACLI, Coldiretti, FAI - Fondo Ambiente Italiano, INU - Istituto Nazionale di Urbanistica, Legambiente, Lipu, Slow Food, WWF e altre realtà italiane, insieme a 400 organizzazioni europee, si sono unite nella campagna #SALVAILSUOLO. L’obiettivo è raccogliere un milione di firme per una legislazione specifica per tutelare il suolo. La petizione può essere firmata sul sito https://www.salvailsuolo.it.

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