Boom di kiwi: +90% di terreni in 10 anni Brescia sul podio con 82 ettari
Boom dei kiwi in Lombardia, mentre scatta il conto alla rovescia per la raccolta che partirà nella seconda metà di ottobre. Negli ultimi dieci anni – afferma la Coldiretti regionale – le superfici sono aumentate del 90% passando da poco meno di 360 ettari a oltre 687 con una produzione che quest’anno dovrebbe superare i 24 milioni di chili. La culla del kiwi lombardo è la provincia di Mantova, dove si concentra il 71% dei terreni con quasi 491 ettari contro i 273 del 2006 mentre Brescia si posiziona al secondo posto con 82 ettari (erano 27 dieci anni fa) Il valore della produzione supera i 12 milioni di euro, mentre il giro d’affari al dettaglio oscilla fra i 48 e i 50 milioni di euro.
“In Lombardia – spiega Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Brescia e Coldiretti Lombardia– abbiamo 7.859 ettari coltivati con decine di varietà di frutta: dai kiwi alle mele, dalle pere ai meloni, dai mirtilli alle pesche. Investire sulla biodiversità, infatti – prosegue Prandini – è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni ed affrontare così il mercato globalizzato salvaguardando, difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo. Del resto l’agroalimentare italiano si fonda sui saperi delle nostre comunità e si sviluppa grazie alla ricerca che offre strumenti sempre nuovi di conoscenza della biodiversità”.
Quasi il 60% dei frutteti, con 4.864 ettari è concentrato in provincia di Mantova, il 14% con 1.132 ettari in Valtellina e circa il 7% rispettivamente a Brescia con 544 ettari e a Pavia con 556 ettari. Minori estensioni nelle altre zone: 397 ettari a Cremona, 195 a Bergamo, 79 a Como, 40 a Lecco, 23 a Lodi, 87 a Milano, 58 a Monza e 70 a Varese.
Giusy Gerola imprenditrice agricola di Calcinato (BS) , coltiva una superficie di oltre 12 ettari a frutteto di cui 5 a kiwi della varietà Hayward.
“La qualità quest’anno è alta – spiega Gerola – e puntiamo a prezzi migliori rispetto allo scorso anno anche perché, a causa di fitopatie che una volta non esistevano, oggi produrre kiwi richiede sempre più impegno oneroso. La resa oscilla fra 350 e 400 quintali per ettaro e la raccolta avverrà a partire dalla terza settimana d’ottobre. Il nostro obiettivo è quello di destinare parte della superficie aziendale alla produzione di kiwi giallo, molto richiesto dal consumatore e anche dal mercato estero”.