8 Luglio 2021
Cinghiali, Rota: “Situazione intollerabile, subito risposte dalla politica”

“Alla politica chiediamo risposte certe e tempestive. Siamo in un’epoca in cui ogni giorno si scoprono nuovi diritti da tutelare, è intollerabile che solo gli agricoltori non abbiano il diritto di difendersi dagli animali selvatici”. E’ quanto dichiara Alessandro Rota, Presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza, in occasione della manifestazione contro l’invasione dei cinghiali che in piazza Città di Lombardia a Milano ha portato centinaia di coltivatori provenienti da tutta la regione.

“Durante la pandemia – continua Rota – tutti hanno riconosciuto l’importante ruolo sociale dell’agricoltura che ha sempre garantito il cibo, ma adesso la filiera è messa a rischio dall’esplosione incontrollata della fauna selvatica che pregiudica la sicurezza, anche sanitaria, delle persone e causa danni economici incalcolabili alle nostre aziende. La legge 157 del 1992 che regola la materia è ormai vecchia e va cambiata. Non possiamo più aspettare, ci deve essere garantito il diritto di difendere le nostre imprese e le nostre famiglie, le coltivazioni, gli allevamenti, i reticoli idrici, le strade e le abitazioni. Bisogna avere il coraggio di dire le cose come stanno, di affermare con chiarezza che così non si può andare avanti – aggiunge il presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza -, come ha fatto ancora stamattina la Coldiretti con questa grande manifestazione per chiedere la possibilità di contenere cinghiali, nutrie e tutti gli altri animali dannosi. Ringrazio gli agricoltori e le istituzioni che hanno partecipato così numerosi”.

In piazza a Milano con le rappresentanze delle Coldiretti territoriali c’erano il presidente della Regione Attilio Fontana, gli Assessori all’Agricoltura della Regione e del Comune di Milano, Fabio Rolfi e Pierfrancesco Maran, l’Assessore allo Sviluppo economico della Lombardia Guido Guidesi, sindaci, consiglieri regionali e presidenti di provincia.

Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi, causano incidenti stradali con morti e feriti e si spingono fino all’interno dei centri urbani dove razzolano tra i rifiuti con pericoli per la salute e la sicurezza delle persone. Un’emergenza nazionale che ha ormai oltrepassato il limite di guardia. Nella sola Lombardia sono almeno novemila in dieci anni gli assalti dei cinghiali che hanno devastato le campagne e provocato incidenti stradali.

La Coldiretti a livello nazionale chiede che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali, affinché:

• gli agricoltori possano avanzare richiesta di intervento e procedere direttamente in quanto muniti di apposita licenza;

• l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo spettino alla polizia municipale e provinciale;

• gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale;

• il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio;

• che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza”.

Bisogna inoltre semplificare e digitalizzare le procedure relative alle richieste di intervento, garantire un monitoraggio costante e un controllo anche in ambito urbano, oltre che assicurare risarcimenti adeguati per i danni causati e per sostenere interventi di prevenzione.

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