1 Aprile 2011
Azienda vitivinicola Uberti: 200 anni di storia italiana

Brescia 01 aprile 2011 – Si è svolta con notevole successo  ieri a Roma l’iniziativa “150°: voler bene all’Italia per affrontare il futuro” organizzata da Coldiretti e Symbola in collaborazione con il Censis, occasione che ha visto il conferimento da parte del presidente nazionale di Coldiretti Sergio Marini di dodici riconoscimenti ad altrettante aziende agricole italiane che vantino oltre centocinquanta anni di storia documentata e radicata sul territorio.
            Tra queste dodici figura anche l’azienda agricola Uberti Giovanni e Giovanni Agostino di Erbusco, associata a Coldiretti Brescia, unica impresa lombarda presente.
La storia dell’azienda Uberti parte addirittura dal lontano 1793 quando Agostino Uberti fu Bonifacio, con atto del 12 ottobre, diviene unico proprietario di 6 piò bresciani (circa due ettari ) di terreno a uso misto, in parte superficie vitata e in parte con piante da frutto e gelsi e un fabbricato rurale delle dimensioni di circa 450 metri quadri. All’epoca il fabbricato rurale era destinato in una sua porzione a stalla e nell’altra a cantina e proprio in questo spazio venivano trasformate le uve in vino che era destinato all’uso familiare e al consumo – solo in determinate occasioni quali la Pasqua, la festa patronale e simili, all’interno dell’allora “licinsì”, ossia uno spazio dove le persone potevano bere il buon vino di Uberti in scodelle di legno e dove ognuno portava con sé  qualcosa da mangiare.
            Al tempo, oltre alla piccola cantina e alla stalla, nell’azienda agricola sorgevano pure una porcilaia, un forno per fare il pane, superfici di terreno coltivate a  prato per la fienagione e a granoturco, un piccolo orto ed erano ospitati conigli, pecore, galline.
            Gli anni passano: nel 1993 - esattamente a 200 anni dal primo storico atto - Giovanni Uberti e Bonifacio Giacomo Uberti passano il testimone a Giovanni Agostino, attuale titolare aziendale che insieme alla moglie Eleonora e alle figlie Silvia e Francesca porta avanti la tradizione vinicola della franciacorta con una superficie vitata di circa 24 ettari e un fabbricato di oltre 5mila metri quadrati in cui la produzione di vino spicca per qualità e per il successo che riscuotono sul mercato le circa 180.000 bottiglie annue.
            “La nostra azienda si pone come obiettivo principale la produzione di vini di qualità nel rispetto della tradizione, del territorio e dell’ambiente; è nostra convinzione che per ottenere un certo prodotto si debba partire dalla terra e dalla coltivazione dei vigneti”, sostiene Agostino Uberti.
            Silvia Uberti, figlia di Agostino laureata in Viticoltura ed enologia all’università di Milano e responsabile degli aspetti tecnici della cantina e della vigna spiega inoltre che “la vinificazione avviene in contenitori di acciaio inox termocondizionati, in barriques e da qualche anno anche attraverso l’uso dei tini di rovere troncoconici da 30 ettolitri; da quando il nostro Franciacorta viene imbottigliato per la rifermentazione in bottiglia trascorre un periodo variabile da 30 – 60 – 72 mesi di permanenza sui lieviti; dopo l’operazione di remuage, si procede alla sboccatura da qui è necessario un ulteriore periodo di affinamento di 6 – 12 mesi prima della commercializzazione”.
“Siamo molto orgogliosi per questo prestigioso riconoscimento ottenuto dall’azienda agricola Uberti – ha commentato il presidente di Coldiretti Brescia Ettore Prandini –: si tratta di un’impresa che ha saputo coniugare tradizione ed innovazione per diventare leader sul mercato degli spumanti. È un esempio per i giovani e per quanti hanno deciso di scommettere sull’agricoltura”

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