4 Giugno 2020
Agriturismi bresciani, segnali positivi per un ritorno alla normalità

Gli agriturismi bresciani lavorano per offrire il meglio del territorio in massima sicurezza, con percorsi enogastronomici ed esperienze all’aria aperta.

“In queste settimane difficili, le aziende agrituristiche di Terranostra Brescia si sono sostenute e confrontate. Il sentirsi parte di un gruppo e il poter tornare a ricevere prenotazioni, sono gli ingredienti essenziali di un auspicato ritorno alla normalità, come ha testimoniato il week-end di festa appena trascorso”. Il messaggio di Tiziana Porteri, cuoca contadina, imprenditrice agrituristica di Bedizzole (BS) e presidente di Terranostra Brescia, testimonia lo sguardo rivolto al futuro delle aziende dopo il lungo periodo di lockdown. Situazione di emergenza che ha messo a dura prova un settore strategico dell’accoglienza made in Italy.

La fase due degli agriturismi bresciani

Agriturismo Roccolo di Tiziana Porteri

Gli spazi esterni dell'agriturismo "Roccolo" di Tiziana Porteri

La ripartenza ha comportato un grande lavoro di riorganizzazione e di adeguamento dell’ospitalità contadina alle normative vigenti, tra consegne a domicilio, asporto e progressiva riapertura, ma con la consapevolezza che le location di campagna assumeranno un ruolo centrale nella ripartenza turistica verso il periodo estivo.

Nella bassa bresciana, Gaia dell’agriturismo le Risorgive a Trenzano è soddisfatta: “è stato come riaprire per la prima volta, domenica 24 maggio è andata abbastanza bene. La preoccupazione principale era legata alla presenza dei clienti, ma alla fine è andato tutto bene, grazie anche agli ampi spazi che possiamo offrire. Il ponte del 2 giugno ancora meglio: complici le belle giornate e la voglia di rivalorizzare la nostra realtà, su prenotazione abbiamo attivato la modalità pic-nic nella parte esterna. Un’iniziativa particolarmente apprezzata dalle famiglie che hanno potuto visitare anche la fattoria didattica”. Situazione analoga, ma con più cautela, sulle sponde dal lago di Garda. “Abbiamo aspettato qualche giorno – racconta Debora dell’agriturismo Il Rudere a Salò – e riaperto ufficialmente sabato 30 maggio, dopo aver messo il locale in completa sicurezza attivando tutte le procedure di sanificazione, distanziato i tavoli e acquistato i distributori gel per le mani e i termoscanner. Tutto questo ci ha consentito di ricevere numerosi turisti, per ora italiani, che si sono sentiti accolti in un ambiente sicuro”.

Dalle parole di Alessio dell’agriturismo Gaia di Montirone emerge invece un po’ di preoccupazione: “Le presenze in agriturismo questo week-end sono state buone ma la situazione è veramente difficile, ci vorranno almeno tre settimane per poter ripartire con una certa continuità. Per ora stiamo affiancando ancora le consegne dei pasti a domicilio, attività molto apprezzata dai nostri clienti e anche da persone nuove, che attraverso questa modalità hanno potuto conoscere la nostra realtà”.

Riscoprire territorio e tradizioni

Roberta Agosti dell'agriturismo Il Colmetto

Roberta dell'agriturismo Il Colmetto di Rodengo Saiano

Una ripartenza cauta ma importante per Brescia, che conta oltre 300 agriturismi, di cui 160 associati a Coldiretti. In Lombardia le strutture sono oltre 1600, in grado di offrire più di 14 mila posti letto e oltre 40 mila coperti per il ristoro. Il contesto è premiante: “mai come oggi, l’importanza del vivere all’aria aperta è percepita dalle persone come bene fondamentale – aggiunge Tiziana Porteri -. Le aziende Terranostra sono collocate in luoghi incantevoli: vicino ai laghi, tra le verdeggianti colline vitate, nelle rigogliose campagne oppure al fresco in montagna. In agriturismo è possibile vivere esperienze di qualità, in un ambiente adatto a bambini e famiglie, naturalmente distanziato e accogliente”.

Anche in Franciacorta si respira positività: “abbiamo riaperto giovedì 21 maggio - racconta Roberta dell’agriturismo e fattoria didattica Il Colmetto a Rodengo Saiano – all’inizio è stato spiazzante, abbiamo dotato il personale dipendente dei necessari presidi e i clienti dello spaccio, dell’agriturismo e della fattoria didattica si sono dimostrati responsabili e collaborativi, insieme è stato un successo”.

Alda dell'agriturismo Belotti di Villa Dalegno

Alda dell'agriturismo Belotti di Villa Dalegno

Confermano questa tendenza, in rappresentanza della Valcamonica, le parole di Alda dell’agriturismo Belotti a Villa Dalegno, frazione di Temù. “Avevamo il timore di non ricevere prenotazioni, ma ci siamo dovuti ricredere – racconta l’imprenditrice – il primo week-end di giugno è andato bene ed è stato confortante vedere nei nostri ospiti il sorriso e la voglia di tornare a passeggiare, stare all’aria aperta, gustare buon cibo e godere dell’atmosfera conviviale che gli agriturismi di montagna sanno offrire. Speriamo in un’estate ricca di opportunità per la nostra struttura e per tutto il territorio camuno”.

Coldiretti fotografa dunque un settore che riparte, con impegno e passione, per correre al recupero delle 10 milioni le presenze turistiche perse in Lombardia negli ultimi tre mesi a causa dell’emergenza sanitaria. A pagare un conto salato per l’azzeramento della spesa turistica è stata soprattutto la filiera alimentare. Le tradizioni enogastronomiche, infatti, sono il vero valore aggiunto delle vacanze in Lombardia, che vanta grazie agli oltre trecento tesori della tavola certificati.

 

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