7 Ottobre 2016
Agricoltura, le nuove frontiere della ricerca: dalle micro alghe “spazzine” al DNA del cibo

Agricoltura, le nuove frontiere della ricerca: dalle micro alghe “spazzine” al DNA del cibo

Dalle micro alghe “spazzine” che abbattono l’inquinamento nei reflui zootecnici ai cosmetici a base di uva e vino, fino al DNA per la tracciabilità degli alimenti. Sono solo alcune delle nuove frontiere di ricerca in agricoltura sulle quali si muove l’istituto “Spallanzani”, la cui sede operativa si trova a Rivolta d’Adda (Cremona) e che oggi ha celebrato a Milano, al Pirellone, i 75 anni della fondazione. “Senza ricerca non c’è sviluppo economico ed è strategica la collaborazione con enti e istituzioni per raggiungere sempre migliori risultati” ha spiegato Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Brescia, Coldiretti Lombardia e Presidente dello Spallanzani.

L’istituto occupa una squadra di 30 persone, fra ricercatori, tecnici e personale ausiliario, gestisce laboratori all’avanguardia (dalla criobiologia alle colture cellulari), un moderno impianto di acquacoltura (per lo studio della micro alghe in funzione anti inquinamento) e settori dedicati alla cosmetologia, alla genetica molecolare e allo studio delle proteine.

“Ormai – spiega Prandini – lo Spallanzani ha allargato il proprio campo di ricerca in modo da poter rispondere alle esigenze di tutti i settori ed è in grado di schierare competenze e professionalità per attività a livello nazionale. Crediamo nel valore della conoscenza e della difesa dell’ambiente. Infatti siamo anche coinvolti in attività di tipizzazione genetica di diverse specie: dai mammiferi ai pesci fino alle api”.

“Un paese che non investe in ricerca – conclude Prandini Presidente di Coldiretti Brescia, Coldiretti Lombardia e Presidente dello Spallanzani – è destinato al declino soprattutto in quei settori che grazie alla ricerca possono beneficiare di vantaggi non valutabili sul piano economico. il Paese rischia di vedersi scippato il proprio capitale umano da altri Paesi più lungimiranti e disponibili ad investire”.

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