Agricoltori in piazza a Brescia: richieste e proposte urgenti per fermare le speculazioni e guardare al futuro investendo nelle rinnovabili e nella sostenibilità.
“Abbiamo appena consegnato al prefetto di Brescia due documenti. Da una parte la denuncia e la richiesta urgente di fermare le speculazioni a danno delle imprese agricole bresciane; dall’altra le richieste rivolte al presidente del consiglio Mario Draghi per dare respiro al mondo agricolo. E restituire traiettorie di speranza e di futuro sbloccando ulteriori fondi per investire in fonti energetiche sostenibili”. Con queste parole Valter Giacomelli, presidente di Coldiretti Brescia, si rivolge alle centinaia di soci bresciani riuniti questa mattina in Piazza Duomo a Brescia dopo l’incontro con il prefetto Maria Rosaria Laganà, che ha accolto le istanze di Coldiretti confermando la volontà di trasmetterle a livello centrale, per trovare al più presto soluzioni reali e concrete.
Il mondo politico sostiene gli agricoltori in piazza
Insieme al documento, il presidente Giacomelli, il direttore di Coldiretti Brescia Massimo Albano e una delegazione di imprenditori bresciani hanno consegnato al prefetto una selezione di formaggi e salumi locali, a dimostrazione delle eccellenze agroalimentari che la nostra provincia produce e che vuole e deve continuare a produrre. Un gesto simbolico a testimoniare la grande volontà di salvaguardare un sistema produttivo fatto di persone e tradizioni invidiate e copiate in tutto il mondo.
Sostegno e vicinanza alle aziende bresciane anche dal mondo politico, con gli interventi del sindaco di Brescia Emilio Del Bono, del consigliere regionale Viviana Beccalossi e di numerosi sindaci provenienti da tutta la provinciascesi in piazza insieme agli agricoltori e agli allevatori Coldiretti. In collegamento telefonico, anche l’intervento dell’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi di Regione Lombardia Fabio Rolfi.
Le proposte di Coldiretti al Governo
La difficile situazione congiunturale, determinata dal significativo aumento del costo dell’energia e dal parallelo aumento dei mangimi e dei concimi, sta facendo venir meno la ripartenza delle imprese italiane. A preoccupare soprattutto l’oscurità sul futuro: oltre 1 impresa su 5 (21%) si dichiara incerta circa la situazione economica della propria impresa nei prossimi 12 mesi. Coldiretti e i suoi associati hanno sempre saputo che la stabilità costituisce il più prezioso dei terreni, per garantire sviluppo e benessere. “È dunque urgente che almeno una parte delle risorse del Pnrr già stanziate per l’agricoltura – rilancia il presidente Giacomelli-, come gli 1,2 miliardi per i contratti di filiera e 1,5 miliardi per il fotovoltaico senza consumo di suolo, vengano messe quanto prima a disposizione delle imprese con semplici decreti ministeriali. Inoltre, sul fronte del credito, sarebbe fondamentale incentivare operazioni di ristrutturazione e rinegoziazione del debito delle imprese agricole attraverso la garanzia del 100% pubblica e gratuita di Ismea”.
L’urgenza è dunque sbloccare in tempi brevissimi un flusso di risorse capace di accelerare il piano di transizione ecologica e alleviare il peso del debito, senza uccidere la capacità di investimento delle aziende. “E’ importante cogliere le opportunità che vengono dall’economia circolare – precisa in collegamento telefonico da piazza Santi Apostoli a Roma il presidente di Coldiretti Ettore Prandini -. Dotando il Paese di una riserva energetica sostenibile attraverso un fotovoltaico intelligente che non consuma suolo fertile e una rete per il biometano. Fondamentale anche sbloccare la proroga degli incentivi al biogas e il finanziamento degli impianti che hanno presentato domanda al Gestore dei Servizi Energetici (Gse) e, altrettanto urgente, dire sì al digestato come fertilizzante per evitare di fare un favore alle multinazionali straniere”.
In conclusione, il presidente Giacomelli ribadisce l'impegno di Coldiretti. “Alle istituzioni oggi chiediamo di sostenere il nostro impegno volto a ottenere la giusta distribuzione del reddito nelle filiere, il contenimento dei costi di materie prime ed energia e ulteriori incentivi alle aziende che investono nelle energie rinnovabili e nella sostenibilità. Solo lavorando in sinergia potremo salvare migliaia di aziende, tutelare i posti di lavoro e garantire una reale ripartenza del settore. Coldiretti continuerà sempre a battersi per dare risposte concrete alle imprese”.