Non solo luci, regali e frenesia: oltre il consumismo, Natale può essere tempo di riflessione sui valori che caratterizzano l’esistenza umana e sulle difficoltà del vivere moderno e della sua relazione con l’ambiente. E proprio la collocazione quotidiana, etica e professionale dell’individuo è stata protagonista mercoledì 11 dicembre, nella sede provinciale di Coldiretti Brescia, dell’incontro “Venir meno a se stessi. Essere adulti ai tempi del consumismo”.
Una tematica di ampio respiro arricchita dalle riflessioni di due figure d’eccezione: il vescovo di Brescia, S.E. mons. Pierantonio Tremolada e Gherardo Colombo, ex magistrato, giurista e saggista, attualmente presidente di UE COOP. Ad accompagnare i relatori, il vice presidente di Coldiretti Brescia Silvano Brescianini, il direttore provinciale Massimo Albano e il responsabile settore vitivinicolo Simone Frusca. L’interessante dibattito è stato invece modeato dal giornalista Massimo Tedeschi.
“Nel dialogo tra coscienza cristiana e consumismo è importante approfondire le questioni più esistenziali – interviene mons. Tremolada – il consumatore è anzitutto un uomo, con il proprio volto e le proprie aspirazioni. Interroghiamoci su come una società debba strutturarsi per accompagnare la vita delle persone: un percorso necessariamente legato anche alla dimensione economica, che dovrebbe porsi tuttavia a servizio di un vissuto umano. Recuperiamo questo aspetto antropologico anche nelle pratiche commerciali, verso una società più sensibile e matura, anche nel rapporto con il creato”.
Coscienza ambientale e consumismo: il ruolo dell'agricoltore
La dimensione umana caratterizza dunque la scelta di Coldiretti Brescia: “Con questa iniziativa, ci discostiamo dai classici temi economici legati al mondo agricolo – spiega il direttore Massimo Albano, portando i saluti dell’organizzazione provinciale ai relatori e ai numerosi soci presenti in sala -, per elevare l’asticella culturale verso approfondimenti utili a comprendere il nostro ruolo di imprenditori e cittadini, inseriti nella quotidianità sociale, economica e ambientale”.
Sul tema del consumismo nel vivere civile interviene Gherardo Colombo: “Non possiamo vivere senza regole, la differenza sta in quali regole osservare – precisa il presidente di UE COOP -. Questo vale anche per il consumismo: ultimamente si pensa che bontà e comprensione siano quasi un difetto, dunque le uniche alternative possibili nel confronto con gli altri sono conflitto o armonia. Ecco perché impegnarsi nel diffondere un’idea costruttiva del nostro ruolo nella società, che coinvolge anche il nostro destino privato e professionale”.
Il vice presidente Silvano Brescianini, in chiusura, torna sul rapporto tra agricoltura e cambiamenti climatici: “A seguito degli eventi estremi, sperimentati anche sulla nostra pelle negli ultimi mesi, è fondamentale interrogarsi su cosa possiamo fare. Le profonde riflessioni di questa mattina confermano che noi agricoltori siamo attori protagonisti di questa epoca, chiamati a promuovere pratiche consumistiche più corrette, per migliorare le relazioni le persone, la società e l’ambiente”.