17 Gennaio 2020
Clima, sostenibilità e smart agriculture alla Fiera di Lonato 2020

Aumentare sostenibilità e competitività del modello agricolo italiano attraverso l'innovazione: dal convegno di Coldiretti alla Fiera di Lonato 2020 emerge la sfida degli anni a venire. Un percorso incentrato sulla valorizzazione della qualità produttiva italiana e della sua biodiversità, favorendo innovazione digitale, redditività per le aziende e internazionalizzazione dell’agroalimentare made in Italy. Ecco i temi centrali dell'incontro “Agricoltura e sostenibilità al tempo dei cambiamenti climatici, tecnologici e sociali” promosso il 17 gennaio da Coldiretti Brescia nella Rocca di Lonato del Garda (BS) come primo atto del progetto Around The Ground, percorso sinergico avviato nel 2019 dalla stretta collaborazione tra importanti player del territorio: Coldiretti Brescia, Condifesa Lombardia Nord-Est, Fasternet, InnexHub, COBO, CSMT Polo Tecnologico e A2A Smart City.

Istituzioni, esperti del mondo agricolo e vitivinicolo e imprenditori, coordinati dal giornalista Luca Riva, hanno affrontato in questa prima giornata della 62^ Fiera regionale di Lonato del Garda le molteplici sfaccettature del cambiamento orientato alla smart agriculture. Dopo i saluti da parte del Sindaco di Lonato del Garda Roberto Tardani, dell’assessore agricoltura del comune di Lonato del Garda Christian Somonetti e del Direttore della Fiera Davide Bollani, l’incontro ha affrontato una delle prime grandi “incognite” per il settore agricolo: come affrontare i cambiamenti climatici.

“Il fatto che il clima sia cambiato è ormai una certezza – risponde Andrea Giuliacci, noto meteorologo, climatologo e accademico - ce lo dicono i dati raccolti dagli strumenti meteo: il fenomeno del global warming è aumentato notevolmente. A livello planetario, gli ultimi 5 anni sono stati in assoluto i più caldi dal 1880, con il 2019 che si conferma il secondo anno più caldo dell’era moderna dopo il 2016. Ma la maggiore presenza di calore è anche la causa dei fenomeni atmosferici: questo spiega l’intensità di temporali e nubifragi alternati a periodi di forte siccità. Cosa succederà in futuro? Gli scenari parlano di ulteriore estremizzazione del clima, diminuzione delle giornate di pioggia, aumento dei periodi siccitosi e conseguente crescita degli eventi estremi, con nuovi problemi anche in termini di gestione delle risorse idriche, così importanti per il mondo agricolo”.

Fiera di Lonato 2020, il pubblico del convegno Coldiretti

Fiera di Lonato 2020, presenza votata all'innovazione

Sul palco lonatese anche Luca Formentini, vice presidente Consorzio Lugana e Davide Sangiorgi, in rappresentanza del progetto Around the Ground, che hanno approfondito i progetti di innovazione tecnologica e produttiva avviati nel bresciano e naturalmente intrecciati al problema dei cambiamenti climatici. Sfida confermata anche dal mondo politico, rappresentato da Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi Verdi di Regione Lombardia: “parlando di sostenibilità, concetto molto usato e spesso abusato, la prima cosa da fare è comunicare. Raccontare le esperienze di sostenibilità non spetta solo al produttore agricolo, ma anche delle istituzioni, chiamate a sottolineare il valore pubblico del cambiamento in atto da tanti anni in Lombardia e a Brescia grazie alle aziende agricole virtuose. Bisogna sfruttare la certezza che siamo l’agricoltura più green d’Europa – lo confermano i dati - come elemento di differenziazione del nostro prodotto. Mi soffermo anche sull’innovazione tecnologica, certamente da implementare nel mondo agricolo per aumentare ulteriormente sostenibilità, efficienza e qualità. Tante frontiere da supportare a livello istituzionale, auspicando la definizione di un nuovo piano strategico nazionale sull’innovazione nella filiera agroalimentare”.

L’imprenditoria femminile come ulteriore elemento chiave per lo sviluppo del settore agricolo ha invece caratterizzato la seconda parte del convegno, con un giro di tavolo al 100% “rosa” tra Giovanna Prandini, imprenditrice agricola Perla del Garda, Nadia Turelli, presidente Donne Impresa Coldiretti Brescia, Viola Nicolardi, Centro Innovazione Gestionale CSMT, Francesca Porteri, presidente imprenditoria femminile CCIAA e Anna Frascarolo, project funding CSMT.

Spetta infine a Silvano Brescianini, vice presidente Coldiretti Brescia, tirare le somme dell’intensa mattinata: “dal convegno è emerso chiaramente che il problema del global heating non può più essere messo in discussione. La gestione delle risorse idriche e degli eventi climatici estremi sarà centrale per il nostro futuro: gli imprenditori agricoli devono riconoscere che non si può più lavorare come si è sempre fatto. Anche per questo confermiamo il massimo supporto a progetti di smart agriculture, utili a prevenire situazioni dannose e a garantire più sostenibilità alle produzioni. Le testimonianze di passione ed esempio delle donne imprenditrici confermano un’altra fetta importante di questo sviluppo, fondato anche sulla capacità di comunicare correttamente ed efficacemente ai consumatori il vero valore dei nostri prodotti”.

 

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