1 Dicembre 2016
Arriva a Edolo l’agri-ordinanza a km zero

Arriva a Edolo l’agri-ordinanza a km zero

Prandini: un plauso all’iniziativa volta a valorizzare i prodotti locali e a sostenere le imprese agricole camune

Valorizzare i prodotti agricoli e agroalimentari camuni e italiani, promuovere l’uso di materie prime del territo, diffondere la cultura culinaria della tradizione, educare soprattutto i bambini al consumo di materie prime attraverso corretti comportamenti alimentari. Queste, in sintesi le motivazioni che hanno portato il comune di Edolo ha emanare “l’ordinanza per la promozione delle produzioni a “chilometro zero”.
“Un provvedimento – interviene il Sindaco di Edolo Luca Masneri in occasione della conferenza stampa appena terminata - che ordina a tutte le strutture che gestiscono servizi di ristorazione per conto del comune di Edolo di somministrare pasti con almeno il 60% di prodotto agroalimentari camuni e per il restane 40% italiani”.
“E’ la prima volta che un amministrazione comunale – interviene Ettore Prandini presidente di Coldiretti Brescia – decide di rendere obbligatori i parametri di utilizzo dei prodotti agroalimentari nel comparto della ristorazione e questo rappresenta un segno di forte senso di appartenenza, di legame al territorio e d’interesse verso le imprese agricole e verso i cittadini –consumatori. Un iniziativa lodevole che mi auguro possa essere replicata su altri comuni della provincia per dare sostegno e valore all’agricoltura bresciana che oggi rappresenta una voce importante di rilancio dell’asset economico provinciale”.
In Valle Camonica - interviene Coldiretti Brescia - ci sono oltre 500 aziende agricole che operano soprattutto nel settore lattiero-caseario, per poi seguire nel settore ortofrutticolo, apistico e quindi biologico su una superficie che si estende su oltre 1500 chilometri quadrati.
“Un percorso iniziato oltre due anni fa– conclude Luca Costa assessore all’agricoltura del Comune di Edolo e segretario di zona Coldiretti di Breno-Edolo – nel quale, in condivisione con l’amministrazione, abbiamo deciso inoltre di ridurre al minimo l’affitto sulle malghe per venire incontro alle esigenze delle aziende agricole e affittato terreni comunali alla coltivazione di piccoli frutti e frutteti: obbiettivi che portano a risultati positivi e quindi alla sostenibilità del comparto agricolo”.
Il territorio montano - conclude Coldiretti - ha infatti l’opportunità unica di coniugare il mantenimento della bio-diversità, il rispetto dell’ambiente con l’eccellenza delle produzioni locali.
Il marketing territoriale è infatti un altro aspetto fondamentale per la competitività dei prodotti di montagna, oltre al prodotto deve essere promosso anche il territorio, solo in questa modo infatti chi produce qualità otterrà una remunerazione congrua e manterrà viva, oltre che una impresa, anche una parte importante del territorio.

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