21 Aprile 2011
Assemblea regionale pensionati: la delegazione bresciana in prima fila. Chiesta a gran voce l’assicurazione agevolata contro gli infortuni

Brescia, 21 aprile 2011  - «Più attenzione e assistenza per gli anziani»: questo il leitmotiv dell’assemblea dell'Associazione Regionale Pensionati Coldiretti che si è tenuta martedì 19 aprile nell’auditorium della Banca Popolare a Lodi.
          Oltre ai vertici dell'organizzazione, una delegazione bresciana ha presenziato all’appuntamento annuale: quattro i dirigenti bresciani, Antonio Carè, Lino Arrigoni, Giovanna Carolli e Guerino Toninelli, il segretario del movimento Pensionati di Brescia Alfredo Mazzucchelli e il consigliere ecclesiastico di Coldiretti Brescia don Claudio Vezzoli.
          Da sottolineare un intervento da parte di Lino Arrigoni: il dirigente ha concentrato l’attenzione dei presenti su un problema relativo al mondo dei pensionati Coltivatori diretti che ancora lavorano nei campi, ossia l’assicurazione agevolata contro gli infortuni, accordo peraltro già firmato a livello nazionale ma impigliato nelle maglie della burocrazia e pertanto non ancora operativo. Interessanti e particolari gli interventi di don Renato Gaglianone e di don Claudio Vezzoli che hanno paragonato, rispettivamente, la vendita diretta al concetto della preghiera e il progetto per “Una filiera agricola tutta italiana e firmata dagli agricoltori” al percorso di un fedele all’interno del cattolicesimo.
          «Un’assemblea interessante – ha affermato il segretario Alfredo Mazzucchelli – in cui è stata rimarcata la preoccupazione dei nostri pensionati da un lato per il futuro pensionistico dei propri figli e dall’altro volta ad ottenere maggiore sicurezza per trascorrere una vecchiaia serena».
          Oltre al presidente regionale Pensionati, Giovanni Rota, e al presidente nazionale Antonio Mansueto, hanno partecipato il segretario nazionale Pensionati, Danilo Elia, il presidente regionale di Coldiretti Lombardia, Nino Andena, e il presidente provinciale Coldiretti di Milano-Lodi, Carlo Franciosi.
          «Siamo in presenza di due problemi principali – ha dichiarato Giovanni Rota -: la pensione insufficiente e un sistema di assistenza non in grado di raggiungere tutti. A questo si somma la difficoltà di aiutare figli che, a causa della crisi economica e di un lavoro sempre più precario, non riescono a cavarsela da soli».
          «I nostri anziani – ha confermato il presidente nazionale dei pensionati, Antonio Mansueto - non hanno più la sicurezza di poter vivere una vecchiaia serena e temono per il futuro pensionistico dei loro figli e dei loro nipoti».
          Nino Andena, presidente regionale Coldiretti Lombardia, ha denunciato la scarsa concretezza delle istituzioni nell'affrontare i problemi del mondo agricolo e le difficoltà di instaurare un dialogo con la classe politica: «In quattro anni si sono succeduti quattro ministri dell'Agricoltura. Come si fa a lavorare se ogni volta bisogna spiegare da capo i nostri progetti?».
          Non sono soltanto gli agricoltori, in ogni caso, a criticare un sistema pensionistico e un welfare inadeguati: «Ciascuna categoria di pensionati – ha spiegato Danilo Elia - si trovano nella stessa situazione. Tra tutte le Regioni, la Lombardia è quella più attenta alle esigenze degli ex lavoratori, ma anche qui è necessario operare delle scelte per raggiungere l'integrazione delle politiche sociali e sanitarie e per garantire livelli minimi assistenziali».

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