6 Febbraio 2025
Bit, Lombardia: agriturismi in 1 Comune su 2 Coldiretti: spinta per turismo ecosostenibile
In Lombardia un Comune su due (51,1%) ha almeno un agriturismo sul suo territorio. È quanto afferma la Coldiretti regionale alla vigilia dell’apertura della Bit 2025, sulla base del nuovo rapporto Istat sulle aziende agrituristiche in Italia.
“L’agriturismo – afferma Eleonora Masseretti, presidente di Terranostra Lombardia – ha assunto un peso sempre più importante nell’economia dell’accoglienza, divenendo sinonimo di una vacanza di qualità ed ecosostenibile. Attraverso gli agriturismi si favorisce la conoscenza delle eccellenze eno-gastronomiche dei nostri territori diffondendo la cultura del buon cibo, e si dà l’opportunità ai viaggiatori italiani e stranieri di andare alla scoperta delle nostre bellezze naturali, culturali e dei piccoli borghi aldilà degli itinerari turistici più conosciuti”.
In vent’anni – continua la Coldiretti regionale su dati Istat – gli agriturismi in Lombardia sono più che raddoppiati (+140%) e oggi se ne contano oltre 1.700 attivi. Un successo – spiegano Coldiretti Lombardia e Terranostra Campagna Amica -, spinto da un’offerta sempre più qualificata che, accanto ai tradizionali servizi di ristorazione e alloggio, ha saputo integrare altre opportunità legate alle peculiarità dei territori e al turismo esperienziale: dalle attività per gli amanti della natura e degli sportivi, come trekking o passeggiate a cavallo, alla visita di percorsi storici, culturali e naturalistici; dal wellness alle attività didattiche, fino ai corsi.

Un altro esempio è rappresentato dai cammini, che stanno emergendo come una delle principali tendenze nel turismo lento, offrendo brevi vacanze all'insegna della scoperta dei territori: cammini, ciclovie, ippovie, sentieri e vie di pellegrinaggio costituiscono una rete fitta di percorsi che permettono di esplorare gli angoli più nascosti del nostro Paese.

Ma l’agriturismo svolge un ruolo importante anche nelle zone interne – concludono Coldiretti e Terranostra - dove il turismo non sostituisce le attività economiche locali, prevalentemente agricole e artigianali, ma le completa e permette attraverso le risorse economiche prodotte di mantenere al meglio il territorio, proteggendolo dai dissesti idrogeologici e dal rischio di spopolamento.

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